Basili (Amministratore Delegato Gruppo Ecosafety) presenta il progetto RI.LE.VA.: “Prevenire non è un investimento facoltativo, ma una responsabilità strategica”.

Le polveri sottili originate nei processi industriali rappresentano una minaccia significativa e spesso sottovalutata per la salute dei lavoratori, sia in Italia che nel resto d’Europa.
Secondo i dati del sistema SIREP di INAIL, aggiornati al 2023, ben 209.421 lavoratori italiani risultano potenzialmente esposti a polveri di legno duro, mentre a livello europeo si stima siano circa 3,6 milioni i lavoratori coinvolti.

Le polveri di legno duro sono classificate come cancerogene per l’uomo (gruppo 1) dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), ovvero tra le sostanze per cui esistono prove sufficienti di cancerogenicità per l’uomo. Sono associate a un aumento significativo dei tumori nasali e delle cavità paranasali.

Nonostante la direttiva UE 2004/37/CE abbia progressivamente ridotto il limite di esposizione da 5 a 2 mg/m³, permane una carenza di strumenti metodologici standard per misurare e mitigare efficacemente questo rischio.

In questo contesto, RI.LE.VA. – progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale promosso dal Gruppo Ecosafety – propone una soluzione digitale e rigorosa per la valutazione del rischio da inalazione di polveri di legno nei luoghi di lavoro.

Un approccio digitale per colmare una lacuna normativa

RI.LE.VA. introduce per la prima volta in Italia un sistema completamente informatizzato che garantisce valutazioni rigorose e ripetibili, conformi alla norma UNI EN 689:2019 e al D.Lgs. 81/08.
Il software si basa su un nuovo modello valutativo – l’Indice di Rischio Legno (IRL) su scala da 1 a 5 – per stimare l’esposizione lavorativa, anche in contesti prossimi ai limiti di legge, eliminando l’arbitrarietà delle valutazioni manuali.

Il progetto nasce da un lavoro di ricerca condotto tra il 2009 e il 2012 all’interno del Laboratorio Polveri e Fibre dell’ex ISPESL (confluito in INAIL nel 2010), che vide il coinvolgimento di un gruppo di ricercatori, tra cui il dott. Fulvio Basili – oggi Amministratore Delegato del Gruppo Ecosafety – e che portò alla definizione del primo algoritmo per la valutazione preliminare del rischio da polveri di legno, nucleo fondante della piattaforma RI.LE.VA.
La piattaforma, testata in quindici imprese del comparto legno, è sviluppata con tecnologia cloud su stack LAMP (Laravel + Vue.js) e ha raggiunto il Technology Readiness Level 8 (TRL 8), dimostrando affidabilità e applicabilità pratica, anche nelle PMI artigiane.

Salute e produttività: un binomio imprescindibile
Utilizzare RI.LE.VA. significa ridurre l’incidenza di malattie e infortuni professionali, abbattere i costi per assenze e invalidità, e supportare il monitoraggio dell’idoneità dei lavoratori.
Nel solo 2022, infatti, INAIL ha ricevuto 447 denunce nel comparto legno per malattie professionali connesse all’esposizione a polveri respirabili.

“La sicurezza non è un costo, ma parte dello sviluppo”

«La vera innovazione è trasformare la prevenzione in una responsabilità concreta, disponibile ogni giorno nelle mani delle imprese» – afferma Fulvio Basili, Amministratore Delegato del Gruppo Ecosafety.

«RI.LE.VA. non è solo un software: è un cambio culturale che coniuga scienza, tecnologia e tutela della salute. Le aziende non possono più considerare la sicurezza un costo aggiuntivo: è parte integrante del loro sviluppo e della loro credibilità.»

Prospettive estese a settori ad alto rischio che producono polveri sottili del legno

Prospettive estese a settori ad alto rischio che producono polveri sottili del legno

La natura modulare di RI.LE.VA. consente di applicarla anche in altri settori industriali con esposizioni simili, come edilizia, chimica e metallurgia.
Inoltre, il software supporta l’adozione degli standard internazionali quali ISO 45001 e ISO 14001, e facilita la rendicontazione ESG.

Con RI.LE.VA., il Gruppo Ecosafety ribadisce il proprio impegno per una cultura della sicurezza basata su evidenze scientifiche, tecnologia e trasparenza.

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