Un fegato prelevato da una donna di 99 anni, colpita da ictus cerebrale e dichiarata non recuperabile dal punto di vista neurologico, è stato trapiantato con successo, a Padova, su una paziente di mezza età con grave insufficienza epatica. Il trapianto si è concluso positivamente e la ricevente, già estubata, è in buone condizioni generali.
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Il trapianto a cuore fermo: ecco come si evolve la medicina
Si tratta del primo trapianto di fegato mai eseguito al mondo da una donatrice così anziana a cuore fermo. Questo tipo di donazione è possibile grazie a una procedura avanzata che consente di intervenire anche dopo l'arresto cardiaco. Dopo 20 minuti dall'assenza di attività cardiaca, si è attivata la circolazione extracorporea cuore-polmone, condizione necessaria per l'espianto dell'organo.
Tecnologia e innovazione al servizio della vita
Decisiva in questo caso è stata una macchina di perfusione normotermica (NMP), uno strumento all'avanguardia che preserva gli organi impedendo il deterioramento e migliorandone la qualità. Grazie a questa tecnologia, l'équipe ha potuto procedere con sicurezza e garantire un trapianto efficace anche da una donatrice in età estrema.
Una procedura lunga e complessa nel trapianto di fegato

L'intervento è durato quasi 24 ore, con un impegno continuo tra accertamento della morte, preparazione, espianto e trapianto. Il lavoro coordinato dell'équipe chirurgica, anestesiologica e tecnica ha reso possibile un risultato straordinario che potrebbe aprire nuove frontiere nella donazione di organi.
Un segnale di speranza e umanità
Questo traguardo dimostra che non è mai troppo tardi per donare, e che anche in età avanzata è possibile contribuire a salvare vite. L'autorizzazione dei familiari della donatrice è stata fondamentale per rendere possibile questo gesto di altissimo valore etico e umano.
Orgoglio e riconoscimento istituzionale
L'intervento è stato salutato come un successo che riflette il meglio della sanità pubblica: dedizione, innovazione, preparazione. Un esempio concreto di una medicina che non si ferma davanti a limiti anagrafici e che guarda al futuro con fiducia.
La forza della diagnosi e della donazione consapevole
Questo caso eccezionale evidenzia non solo il valore della donazione di organi, ma anche l'importanza della diagnosi accurata e tempestiva nel processo che porta al trapianto. Per individuare donatori idonei, anche in età avanzata, e garantire la riuscita degli interventi, sono fondamentali esami specialistici come:
- Ecografia epatica
- Risonanza magnetica (RMN) con contrasto
- TAC addominale multistrato
- Esami ematochimici specifici (transaminasi, bilirubina, markers virali)
- Valutazione funzionale tramite perfusione normotermica (NMP)
La medicina dei trapianti sta cambiando volto: grazie a tecnologia, umanità e competenza, anche un gesto compiuto a 99 anni può restituire speranza.