Obesità, alimentazione scorretta e sedentarietà sono tra i principali responsabili del boom globale di tumori gastrointestinali in età precoce. I nati nel 1990 hanno il doppio delle probabilità di ammalarsi di tumore al colon rispetto ai nati nel 1950.

Numeri in crescita in tutto il mondo, anche in Italia

I tumori gastrointestinali diagnosticati prima dei 50 anni sono in forte aumento a livello globale. Secondo le analisi pubblicate su British Journal of Surgery e JAMA, tra il 2010 e il 2019 i casi negli Stati Uniti sono cresciuti del 14,8%. In Italia, una ricerca condotta da Cancer Epidemiology evidenzia un incremento medio annuo dello 0,7% nei giovani sotto i 50 anni, con un picco del 2,6% per i tumori del colon tra il 1999 e il 2015.

Le evidenze scientifiche mostrano che il cancro del colon-retto è il più frequente tra i tumori gastrointestinali a insorgenza precoce (54,3% dei casi segnalati nel 2022), seguito da quello gastrico (23,8%)esofageo (13,2%) e pancreatico (8,6%). A preoccupare è anche la progressione per fasce d’età: le diagnosi aumentano in modo più rapido tra i più giovani, con un’incidenza crescente dai 20 ai 49 anni.

Nati nel 1990 più a rischio: +100% colon, +300% retto

I dati indicano un’allarmante evoluzione generazionale del rischio oncologico: chi è nato nel 1990 ha una probabilità doppia di sviluppare un tumore al colon e quattro volte maggiore di sviluppare un tumore al retto rispetto ai coetanei del 1950. Una tendenza che si rispecchia anche nei più giovani: tra i 15 e i 19 anni l’incidenza è aumentata del 333%, e tra i 20 e i 24 anni del 185%, secondo un’analisi dei dati del CDC (Centers for Disease Control and Prevention).

Fattori di rischio legati allo stile di vita occidentale

L’incremento dei casi è legato in modo diretto a fattori di rischio modificabili, ormai diffusissimi nei Paesi industrializzati:

  • Obesità
  • Dieta sbilanciata e povera di nutrienti, ricca di alimenti ultra-processati
  • Consumo eccessivo di bevande zuccherate e alcolici
  • Fumo di sigaretta
  • Scarsa attività fisica

Lo studio sottolinea che l’abuso di alcol raddoppia il rischio di tumore gastrico, mentre l’obesità quasi raddoppia il rischio per colon-retto e pancreas. Il fumo è un altro acceleratore noto. Al contrario, l’assunzione di vitamina D è stata associata a un effetto protettivo, anche se i dati restano limitati per molte neoplasie come quelle a carico di pancreas, stomaco ed esofago.

Un’emergenza sottovalutata per la salute pubblica

Secondo i ricercatori del Dana-Farber Cancer Institute di Boston, guidati da Kimmie Ng, le evidenze raccolte rappresentano un invito all’azione urgente. I tumori dell’apparato digerente costituiscono una percentuale significativa dei decessi oncologici tra i giovani adulti e le tendenze in atto richiedono nuove strategie di prevenzione, ricerca e informazione pubblica.

Negli Stati Uniti il tumore del colon-retto è diventato la prima causa di morte per cancro tra gli uomini under 50 e la seconda tra le donne della stessa fascia d’età. In assenza di azioni concrete, questi numeri sono destinati a crescere, generando un forte impatto sociale ed economico.

Prevenzione e controlli specialistici: il nodo delle diagnosi precoci

Intercettare il tumore in fase iniziale è ancora possibile, ma richiede un nuovo approccio alla prevenzione oncologica nei giovani adulti. È fondamentale anticipare i percorsi diagnostici, soprattutto nei soggetti con familiarità per tumori del tratto digerente.

Le visite gastroenterologiche mirate e i controlli con colonscopia precoce possono salvare la vita, soprattutto se associati a programmi di screening personalizzati in base a età, stile di vita e storia familiare. Il riconoscimento tempestivo dei sintomi iniziali – tra cui sanguinamento, variazioni dell’alvo, dolori addominali persistenti – è cruciale per accedere rapidamente alle cure.

Tumori gastrointestinali in età giovanile: urgenza da affrontare con ricerca, educazione e politica sanitaria

Tumori gastrointestinali in età giovanile: urgenza da affrontare con ricerca, educazione e politica sanitaria

Il quadro tracciato dagli studi è chiaro: l’insorgenza precoce dei tumori gastrointestinali non è più un’eccezione, ma un fenomeno in espansione che colpisce la popolazione attiva. Per invertire la tendenza, occorre un impegno trasversaledi enti pubblici, istituzioni sanitarie e comunità scientifica.

Solo potenziando la sorveglianza epidemiologica, promuovendo abitudini alimentari corrette, incentivando l’attività fisica e rafforzando l’accesso a diagnosi tempestive, sarà possibile proteggere le nuove generazioni da un rischio oncologico in rapido aumento.

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