Il tumore allo stomaco continua a rappresentare una sfida per la medicina preventiva. In Italia, ogni anno, si registrano circa 14mila nuovi casi di tumore allo stomaco, ma meno del 20% viene identificato in fase precoce. Questo ritardo diagnostico incide drammaticamente sulla sopravvivenza: a cinque anni dalla diagnosi, solo il 32% dei pazienti è ancora in vita.
La difficoltà maggiore risiede nell’assenza di sintomi evidenti nella fase iniziale e nella mancanza di strumenti semplici, economici e diffusi per effettuare una prima valutazione del rischio nella popolazione generale.
Parliamo di:
Un questionario dettagliato per intercettare chi è più esposto
Per colmare questo vuoto, è in fase di validazione un nuovo questionario clinico chiamato GastroForm, pensato per identificare soggetti con maggiore probabilità di sviluppare un tumore allo stomaco.
Composto da 79 domande mirate, GastroForm esplora diversi aspetti della vita del paziente: storia clinica personale e familiare, stile di vita, consumo di alcol e tabacco, livello di attività fisica e soprattutto abitudini alimentari. Questo approccio consente di elaborare un profilo di rischio personalizzato, utile per indirizzare il paziente verso approfondimenti diagnostici mirati, come la gastroscopia.
Il progetto è tra i primi in Europa ad adottare un test di primo livello non invasivo e a basso costo, ideato per facilitare uno screening iniziale e migliorare l’identificazione di lesioni gastriche sospette nella popolazione generale tra i 40 e gli 80 anni.
Più precisione nella diagnosi del tumore allo stomaco grazie al confronto con l’endoscopia

Lo studio coinvolgerà 10 centri di endoscopia digestiva distribuiti sul territorio nazionale. In ciascuno di essi, i pazienti a cui è già stata prescritta una gastroscopia compileranno il questionario GastroForm prima di sottoporsi all’esame.
Le risposte verranno successivamente confrontate con i risultati dell’endoscopia e delle eventuali biopsie, con l’obiettivo di verificare l’efficacia del questionario nell’individuare lesioni pretumorali.
L’obiettivo è ambizioso: passare dall’8% attuale al 40% di individuazione di lesioni preneoplastiche tra i pazienti a rischio. Una svolta diagnostica che potrebbe ridurre drasticamente i casi scoperti in fase avanzata, quando le possibilità terapeutiche sono più limitate.
Le abitudini quotidiane come indicatore di rischio
Una delle sezioni chiave del questionario si concentra sull’alimentazione e sui comportamenti quotidiani. Numerosi studi epidemiologici hanno evidenziato che il rischio di sviluppare un carcinoma gastrico aumenta con il consumo eccessivo di cibi salati, carni lavorate, alcolici, e in presenza di infezione da Helicobacter pylori.
Allo stesso tempo, l’assenza di attività fisica regolare, una dieta povera di frutta e verdura, il fumo e la familiarità con malattie gastriche aumentano significativamente le probabilità di ammalarsi.
GastroForm consente di raccogliere tutti questi dati in maniera strutturata, rendendo possibile una stratificazione accurata del rischio e l’individuazione dei soggetti più vulnerabili.
Visite specialistiche mirate e prevenzione personalizzata
Chi ha più di 40 anni e presenta fattori di rischio – come gastriti ricorrenti, perdita di peso inspiegata, anemia cronica, familiarità con tumori digestivi – dovrebbe sottoporsi a controlli specifici.
Il primo passo è rivolgersi al medico di base per una valutazione iniziale. Se emergono segnali sospetti, è consigliato eseguire test di laboratorio, valutazioni nutrizionali e, se necessario, una gastroscopia.
L’introduzione di strumenti come GastroForm può facilitare il percorso diagnostico, indirizzando in modo più mirato le risorse specialistiche verso i pazienti realmente a rischio. Questo permette di ottimizzare tempi e costi, ma soprattutto di agire in tempo, prima che la malattia si sviluppi completamente.
Screening precoce: una strategia necessaria anche in Italia
Nei Paesi asiatici come Giappone e Corea del Sud, lo screening sistematico per il tumore gastrico è una pratica consolidata, con un’adesione che supera il 70%. In Italia, dove la prevalenza è minore, non è sostenibile replicare quel modello, ma diventa cruciale identificare nuove strategie su misura.
GastroForm rappresenta una risposta concreta: semplice da somministrare, economico, mirato. L’obiettivo non è sostituire la gastroscopia, ma identificare in modo accurato chi realmente ha bisogno di effettuarla.
Se utilizzato su larga scala, il questionario può rappresentare una svolta nella diagnosi precoce, abbattendo i numeri di chi arriva in ospedale troppo tardi, quando l’unica opzione rimasta è una terapia palliativa.
Tumore allo stomaco: sintomi da non sottovalutare
Il carcinoma gastrico può restare a lungo asintomatico o presentarsi con sintomi generici e sottovalutati, come:
- Sensazione di pienezza precoce
- Nausea persistente
- Difficoltà digestive
- Dolore addominale ricorrente
- Perdita di peso improvvisa
- Senso di affaticamento continuo
La comparsa di uno o più di questi segnali, specialmente se protratti nel tempo, richiede una valutazione clinica approfondita. La diagnosi tempestiva può fare la differenza tra un trattamento curativo e uno palliativo, soprattutto in una neoplasia insidiosa come quella gastrica.