Evelina Fantauzzi (Responsabile del Laboratorio di AR Ambiente): “Entro il 2029 tutte le strutture prioritarie – oltre 60mila in Italia tra ospedali, scuole, RSA, hotel e grandi complessi – dovranno attenersi rigorosamente ai Piani di Sicurezza dell’Acqua previsti dal D.Lgs. 18/2023 e 102/2025. Non basta rispettare la legge, bisogna adottare un approccio proattivo alla prevenzione”

La sicurezza dell’acqua potabile non è più una raccomandazione, ma un obbligo di legge. Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 18/2023 e l’aggiornamento del D.Lgs. 102/2025, i Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA) diventano strumenti vincolanti per ospedali, RSA, scuole, strutture ricettive, centri sportivi e grandi complessi ad alta frequentazione. La scadenza del 12 gennaio 2029 per la prima valutazione dei rischi segna un punto di svolta: chi non si adeguerà rischia sanzioni fino a 30.000 euro.

Un rischio reale con dati italiani ed europei

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2023 in Italia sono stati notificati oltre 3.000 casi di Legionellosi, con un tasso di incidenza in crescita del 12% rispetto all’anno precedente. L’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Unione Europea hanno più volte richiamato l’attenzione sulla necessità di adottare i Water Safety Plan, recepiti nel nostro Paese con il D.Lgs. 18/2023 e poi aggiornati con il D.Lgs. 102/2025. Un quadro che conferma come la prevenzione del rischio idrico non sia solo un adempimento normativo, ma una priorità di salute pubblica a livello internazionale.

Un quadro normativo più stringente

Il legislatore ha recepito le raccomandazioni OMS rendendo obbligatoria la nomina del Gestore della Distribuzione Idrica Interna (GIDI), figura responsabile della qualità dell’acqua dal punto di consegna fino all’ultimo rubinetto. Il GIDI dovrà avere formazione certificata, responsabilità documentata e garantire tracciabilità delle attività. Un ruolo che non è più formale, ma operativo e centrale nella gestione dei rischi, in particolare contro la Legionella, un batterio che prolifera negli impianti idrici e che può causare infezioni gravi.

Oltre 60mila strutture coinvolte

In Italia sono oltre 60mila le strutture prioritarie chiamate ad adeguarsi ai nuovi obblighi entro il 2029: circa 20mila scuole e università, 15mila strutture ricettive e turistiche, più di 10mila RSA e ospedali, a cui si aggiungono centri sportivi, mense e grandi complessi aperti al pubblico. Numeri che rendono evidente la portata della sfida, sia in termini di prevenzione sanitaria sia di organizzazione gestionale.

Il contributo di AR Ambiente, partner di Gruppo Ecosafety

In questo contesto, AR Ambiente – parte integrante di Gruppo Ecosafety – si propone come partner tecnico per supportare strutture pubbliche e private nell’attuazione dei PSA. L’azienda offre consulenza specializzata, monitoraggi analitici e formazione, assumendo quando richiesto anche l’incarico di GIDI. “Il nostro obiettivo – spiega Evelina Fantauzzi, Responsabile del Laboratorio di AR Ambiente – è accompagnare le strutture passo dopo passo. Non basta produrre un documento: serve un approccio continuativo, con mappature precise, verifiche costanti e un cambio culturale che porti a considerare la sicurezza idrica parte integrante della gestione quotidiana”.

AR Ambiente e Gruppo Ecosafety già operativi

AR Ambiente, in sinergia con Gruppo Ecosafety, ha avviato un piano di affiancamento dedicato alle strutture prioritarie. Dalle prime valutazioni del rischio, ai sopralluoghi tecnici, fino alla formazione certificata del personale e alla redazione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua, l’obiettivo è garantire un percorso completo e conforme ai nuovi obblighi. Un supporto che permette a ospedali, RSA, scuole e strutture ricettive di adeguarsi in tempo, evitando sanzioni e rafforzando al contempo la fiducia di utenti e comunità.

Governance e responsabilità condivisa

Accanto all’impegno tecnico, serve una visione di governance. “Come Gruppo Ecosafety – sottolinea Cinzia Colagrossi, Direttore Generale del Gruppo Ecosafety – stiamo investendo nel rafforzamento della cultura della prevenzione. Offriamo servizi multidisciplinari che vanno dalla consulenza normativa fino ai controlli in laboratorio, con l’obiettivo di garantire soluzioni integrate e sostenibili per ogni realtà, sanitaria o privata. La tutela della salute pubblica passa da una gestione consapevole e inclusiva dell’acqua, ed è su questo terreno che mettiamo a disposizione tutta la nostra esperienza”.

Il ruolo strategico delle aziende di Gruppo Ecosafety

Con un approccio multidisciplinare che integra analisi ambientali, consulenza normativa e formazione certificata, Gruppo Ecosafety si conferma un riferimento nazionale nel settore della sicurezza e della salute nei luoghi di vita e di lavoro. L’obiettivo è accompagnare le strutture non solo nell’adempimento normativo, ma in un percorso di miglioramento continuo che unisce tutela della salute pubblica, sostenibilità e responsabilità sociale.

Un investimento per salute e reputazione

La prevenzione della Legionella e la corretta gestione dell’acqua non sono solo un obbligo di legge, ma un investimento strategico. Significa proteggere i soggetti più fragili, preservare la reputazione di strutture sanitarie e turistiche, rafforzare la fiducia di utenti e famiglie. Con i nuovi PSA e il ruolo operativo del GIDI, la sicurezza idrica diventa un capitolo centrale della salute pubblica.

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