Dal 12 al 18 maggio si svolge la Settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale, promossa dalla World Action on Salt, Sugar and Health (Wassh) e sostenuta in Italia dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss). L’iniziativa, attiva dal 2005, mira a sensibilizzare cittadini, istituzioni e industria alimentare sull’importanza di diminuire il sale nella dieta quotidiana per proteggere la salute cardiovascolare e prevenire gravi malattie croniche.

Il tema dell’edizione 2025: “È tempo di sostituire il sale!”

Il tema dell’edizione 2025: “È tempo di sostituire il sale!”

Lo slogan scelto per quest’anno è diretto: “È tempo di sostituire il sale!”. L’invito rivolto da Wassh è triplice. Ai governi si chiede di rafforzare le politiche pubbliche di riduzione del sodio. All’industria, viene chiesto di riformulare i prodotti abbassando i livelli di sale. Ai cittadini, invece, si suggerisce di ridurre l’uso domestico del sale e prestare attenzione al contenuto già presente negli alimenti trasformati.

Obiettivo Oms: meno di 5 grammi al giorno

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non superare i 5 grammi di sale al giorno. Tuttavia, secondo le stime disponibili, nel 2021 il consumo medio globale si attestava sui 12 grammi per gli uomini e 10 per le donne, più del doppio rispetto alla soglia indicata. Questo eccesso è associato ogni anno a circa 2 milioni di decessi per cause cardiovascolari, come infarti e ictus.

La situazione in Italia: i dati del progetto Cuore

In Italia, l’Iss monitora regolarmente il consumo di sale grazie al progetto Cuore. L’indagine 2023-2024, realizzata in 12 Regioni e rivolta a persone tra i 35 e i 74 anni, mostra una media giornaliera di 9,3 grammi per gli uomini e 7,2 per le donne. Nonostante la stabilità rispetto ai dati 2018-2019, solo il 10% degli uomini e il 24% delle donne si mantiene entro i limiti consigliati dall’Oms. La strada da fare è ancora lunga.

Le iniziative istituzionali per tagliare il sale

Il Ministero della Salute ha inserito la riduzione del sale tra gli obiettivi prioritari del programma “Guadagnare salute” e del Piano Nazionale della Prevenzione. In questo contesto sono stati sottoscritti accordi con associazioni di produttori per abbassare progressivamente il contenuto di sale in categorie di alimenti come pane, snack, formaggi e piatti pronti. L’impegno italiano si allinea alle indicazioni del Piano d’azione globale Oms 2013-2030, che prevede una riduzione del 30% del consumo medio di sale entro il 2025, rispetto ai livelli del 2010.

Cinque gesti quotidiani per tagliare il sale

Wassh propone cinque semplici abitudini che, se adottate con costanza, possono portare a una significativa riduzione del consumo di sale senza compromettere il gusto:

  1. Usare spezie, erbe aromatiche, agrumi o aglio al posto del sale per insaporire i piatti.
  2. Scolare e risciacquare i cibi in scatola e preferire prodotti freschi, in particolare frutta e verdura.
  3. Leggere attentamente le etichette nutrizionali per confrontare i livelli di sodio tra i prodotti.
  4. Ridurre gradualmente il sale in cucina per permettere al palato di adattarsi a sapori meno salati.
  5. Non mettere saliere o salse salate in tavola, e sensibilizzare anche i più piccoli a gusti meno sapidi.

Una scelta che protegge cuore, reni e ossa

Limitare l’apporto di sale non serve solo a controllare la pressione arteriosa. Ridurre il sodio nella dieta aiuta a prevenire una vasta gamma di malattie croniche: infarto, ictus, insufficienza renale, osteoporosi e alcuni tumori. È una delle strategie più efficaci e a basso costo per migliorare la salute della popolazione, riducendo la spesa sanitaria e aumentando la qualità della vita.

Educazione, industria e salute pubblica: una sfida collettiva

La settimana mondiale dedicata al sale rappresenta ogni anno un momento chiave per promuovere il dialogo tra sanità pubblica, industria alimentare e cittadini. Le scelte individuali contano, ma è fondamentale che anche i prodotti in commercio siano sempre più orientati a una riduzione del sodio. Solo attraverso un approccio coordinato sarà possibile raggiungere l’obiettivo fissato a livello globale: un’alimentazione più sana per una popolazione più protetta. Senza dimenticare il valore degli esami diagnostici specializzati per gli over 40.

Il messaggio è chiaro: agire ora

“È tempo di sostituire il sale!” non è solo uno slogan, ma un invito a compiere una scelta quotidiana concreta e sostenibile. Con piccoli gesti è possibile ridurre i rischi legati all’eccesso di sodio e contribuire al benessere collettivo. La settimana mondiale è l’occasione ideale per iniziare, ma l’impegno deve continuare ogni giorno.

Diagnostica

Obesi e Claustrofobici


Diagnostica

Nobiliore


Diagnostica

Tiburtina


Diagnostica

Nobiliore Donna


Tumore del colon-retto in aumento tra i giovani adulti: nuove strategie di prevenzione e diagnosi precoce
Uomini più vulnerabili a diabete, ipertensione e HIV: servono cure su misura e giustizia di genere
Meeting Siag-Ascot a Napoli: focus su ortopedia e medicina rigenerativa
Fascite plantare: riconoscerla, curarla e affidarsi al podologo
La risonanza magnetica sotto carico nelle patologie della colonna vertebrale
Prevenzione: su stili di vita ancora tanta strada da fare. Con no a fumo, alcolici, sedentarietà e cattiva alimentazione, risparmi per oltre 2 miliardi l’anno
Dalla terapia giornaliera all’insulina settimanale: un’innovazione per il diabete di tipo 2
Tumori: l’umanizzazione delle cure oncologiche aiuta anche i medici
Medicina sportiva: prevenzione e protezione degli atleti con esami accurati
Race for the Cure 2025, tra prevenzione e sport il Circo Massimo si tinge di rosa
Torna in alto