La sensibilità dentale è un problema molto diffuso: si stima che circa un terzo della popolazione mondiale ne abbia sofferto almeno una volta. Il dolore, improvviso e lancinante, si manifesta soprattutto quando si consumano bevande fredde o molto calde. Questo sintomo non va mai sottovalutato: rappresenta un campanello d’allarme che segnala un indebolimento dello smalto o una sofferenza gengivale, condizioni che meritano attenzione e un intervento tempestivo.
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Perché i denti diventano sensibili
La causa principale è l’esposizione della dentina, lo strato sottostante allo smalto che contiene terminazioni nervose. Può dipendere da erosione dello smalto, microfratture, carie, retrazione gengivale o trattamenti recenti. Anche la parodontite, il tartaro, un’igiene orale scorretta, l’eccessivo consumo di bevande acide o zuccherate e abitudini dannose come il fumo possono indebolire i denti e aumentare la sensibilità. Tra i fattori aggravanti rientrano anche l’età, il bruxismo, il reflusso gastrico e la bocca secca.
La prevenzione parte dall’igiene
Il primo passo per evitare la sensibilità è una corretta igiene orale: lavarsi i denti almeno due volte al giorno con uno spazzolino a setole morbide, evitando sfregamenti troppo energici. È importante accompagnare la pulizia quotidiana con controlli periodici e sedute di igiene professionale dal dentista. Limitare il consumo di alimenti e bevande acide, ridurre lo zucchero e mantenersi idratati sono strategie utili per preservare lo smalto. Anche il fumo è un nemico della salute orale e va evitato per ridurre il rischio di gengive fragili.
I rimedi possibili per la sensibilità dentale

Quando la sensibilità si manifesta, i primi alleati sono dentifrici e collutori specifici, formulati per rafforzare i denti e ridurre l’attività nervosa. Rimedi casalinghi come i gargarismi con acqua e sale possono aiutare a calmare l’infiammazione gengivale. Nei casi più complessi, è necessario l’intervento professionale: il dentista può applicare gel al fluoro, resine protettive, trattamenti per coprire la dentina esposta o, nei casi estremi, ricorrere a terapie chirurgiche sulle gengive. Nei quadri più gravi, procedure come la devitalizzazione possono eliminare definitivamente il dolore.
Visite specialistiche e prevenzione mirata
Chi soffre di sensibilità dentale deve sottoporsi a controlli regolari e, se necessario, a visite odontoiatriche specialistiche. La diagnosi precoce permette di individuare se la causa è legata a carie, erosione, parodontite o retrazione gengivale, e di impostare terapie adeguate. Screening mirati e visite di prevenzione rappresentano un investimento sulla salute orale a lungo termine, soprattutto per chi sa di avere una predisposizione o già avverte i primi sintomi.
Vivere senza dolore ai denti
La sensibilità dentale non deve diventare un ostacolo nella vita quotidiana. Con una buona prevenzione, scelte alimentari corrette, controlli regolari e l’aiuto di trattamenti specifici è possibile ridurre il dolore e proteggere i denti nel tempo. Il messaggio degli esperti è chiaro: non ignorare mai il sintomo, perché affrontare subito il problema permette di conservare un sorriso sano e funzionale a tutte le età.