Dopo il tragico caso della morte di Simonetta Kalfus, causato da una liposuzione in una clinica privata a Roma, e la denuncia della Fnomceo riguardo ai ritardi della Commissione Centrale per gli esercenti le professioni sanitarie (CCEPS), il Ministero della Salute ha deciso di intervenire. L'ente sta ora promuovendo una riforma della CCEPS per rispondere alle criticità emerse, in particolare per quanto riguarda l'arretrato di pratiche, e per migliorare l'efficacia dei provvedimenti disciplinari.

Impatto della riforma sulle sanzioni

Tra le novità più rilevanti, il Ministero ha previsto che le sanzioni comminate dagli Ordini professionali diventino immediatamente esecutive, anche prima della decisione finale della Commissione. Questo rappresenta un cambiamento significativo rispetto alla normativa attuale, che permette ai professionisti sanzionati di continuare a esercitare fino alla pronuncia della Commissione, grazie alla sospensione dell’efficacia della sanzione in caso di ricorso.

Struttura della Commissione e nuove sezioni

Struttura della Commissione e nuove sezioni

La proposta di riforma prevede anche la creazione di due Sezioni distinte all’interno della Commissione. Una sarà dedicata ai medici e agli odontoiatri, che rappresentano la parte più consistente dei ricorsi, mentre l’altra sezione si occuperà delle altre professioni sanitarie. Le due sezioni si occuperanno sia dei ricorsi pendenti sia dei nuovi.

Evoluzione della Commissione e arretrato di pratiche

Negli ultimi anni, la Commissione ha affrontato evidenti difficoltà operative. Tra il 2016 e il 2020, la Commissione ha accumulato oltre 400 ricorsi non trattati. Dopo la scadenza del mandato nel dicembre 2020, la Commissione non si è potuta riunire fino alla sua ricostituzione nel gennaio 2021, aggiungendo ulteriori ricorsi all'arretrato, che attualmente conta 896 pratiche in sospeso. Questo include ricorsi su provvedimenti disciplinari, iscrizione e cancellazione dagli Albi, nonché ricorsi elettorali. Tra questi, 64 riguardano radiazioni.

Problemi di operatività e cambiamenti nel leadership

Un altro elemento che ha contribuito al ritardo nella gestione dei ricorsi è stata la mancanza di un Presidente. La presidente Elena Stanizzi si è dimessa nel gennaio 2023, e la sua sostituzione con Antonio Pasca è avvenuta solo a giugno dello stesso anno. Pasca ha poi rassegnato le dimissioni nel mese di agosto 2024, e il suo posto è stato preso da Valeria Vaccaro, nominata presidente a febbraio 2025.

Conclusioni e prospettive

Il Ministero della Salute si sta impegnando per affrontare le carenze strutturali della Commissione, con l’obiettivo di rendere più efficiente la gestione dei ricorsi e delle sanzioni. La riforma mira a garantire una maggiore tutela sia per i cittadini che per i professionisti, riducendo le lungaggini burocratiche e introducendo misure per accelerare la risoluzione delle controversie.

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