La psoriasi è una patologia infiammatoria cronica della pelle, spesso sottovalutata o banalizzata come un semplice problema legato allo stress. In realtà si tratta di una malattia autoimmune complessa, che coinvolge il sistema immunitario e può manifestarsi con sintomi molto variabili da persona a persona. Lo stress psicologico può peggiorarne l’andamento, ma non è mai l’unica causa.

Oggi la ricerca conferma che la psoriasi è una condizione multifattoriale, con basi genetiche, immunologiche e ambientali. Comprenderne la natura reale significa anche migliorare le possibilità di diagnosi precoce e adottare strategie di prevenzione e gestione più efficaci.

Che cos’è la psoriasi

La psoriasi si presenta con placche eritematose ricoperte da squame biancastre, localizzate soprattutto su gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e zona lombare. Nei casi più gravi può interessare ampie porzioni del corpo e compromettere in maniera significativa la qualità della vita. Non è una malattia contagiosa, ma è cronica e tende a manifestarsi a cicli, con fasi di remissione e riacutizzazione.

Sintomi principali

Il segno clinico più comune è la comparsa di macchie arrossate e desquamanti, spesso associate a prurito o bruciore. A seconda della forma, la psoriasi può comportare:

  • ispessimento cutaneo e lesioni dolorose;
  • interessamento delle unghie con ispessimenti, fragilità e macchie;
  • nelle forme più severe, coinvolgimento articolare (psoriasi artropatica).

Fattori di rischio e ruolo dello stress

Le cause della psoriasi non sono ancora del tutto chiarite, ma si riconoscono alcuni fattori predisponenti: ereditarietà, alterazioni del sistema immunitario, infezioni, traumi cutanei, obesità e abitudini di vita scorrette. Lo stress psico-fisicoha un ruolo importante come fattore scatenante o peggiorativo: i periodi di tensione emotiva possono aumentare la frequenza delle recidive. Tuttavia, ridurre la psoriasi a “solo stress” significa non considerare la complessità della malattia.

Diagnosi e controlli specialistici

La diagnosi è clinica e richiede una visita dermatologica accurata. In alcuni casi possono essere richiesti esami di laboratorio o biopsie cutanee per escludere altre patologie simili. È fondamentale anche valutare la possibile associazione con altre condizioni, come le malattie metaboliche o cardiovascolari, più frequenti nei pazienti con psoriasi.

I controlli periodici dal dermatologo permettono di monitorare l’andamento della malattia e di personalizzare la terapia in base alla gravità e alla risposta ai trattamenti.

Prevenzione e stili di vita

La psoriasi non si può prevenire del tutto, ma è possibile ridurre i fattori che ne favoriscono l’aggravamento. Sono raccomandati:

  • una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura e acidi grassi omega-3;
  • la riduzione del consumo di alcol e il controllo del peso;
  • la pratica regolare di attività fisica;
  • tecniche di gestione dello stress come meditazione, yoga o sport;
  • la protezione della pelle con detergenti delicati e idratanti specifici.

Le terapie disponibili

Le opzioni di cura dipendono dalla gravità della malattia:

  • Trattamenti topici (creme, pomate a base di cortisonici o derivati della vitamina D) per le forme lievi.
  • Fototerapia con esposizione a raggi UVB a dosaggi controllati.
  • Terapie sistemiche tradizionali (metotrexato, ciclosporina) nei casi più complessi.
  • Farmaci biologici, oggi disponibili grazie ai progressi della ricerca, capaci di agire in maniera mirata sui meccanismi immunitari responsabili della malattia.

Psoriasi e qualità della vita

Psoriasi e qualità della vita

Oltre ai sintomi cutanei, la psoriasi ha un impatto profondo sul benessere psicologico: ansia, depressione e isolamento sociale sono conseguenze frequenti. Per questo motivo, oltre alla gestione clinica, è importante offrire ai pazienti un supporto psicologico e favorire la consapevolezza che si tratta di una vera malattia cronica, e non di un difetto estetico passeggero.

Visite specialistiche e prevenzione mirata

In presenza di sintomi sospetti o di lesioni cutanee persistenti è essenziale rivolgersi a un dermatologo, che rappresenta la figura di riferimento per diagnosi, terapie e monitoraggio. Nei casi di sospetta psoriasi articolare può essere coinvolto anche il reumatologo.

La prevenzione secondaria passa attraverso check-up regolari, attenzione allo stile di vita e gestione attiva dei fattori di rischio metabolici e cardiovascolari.

Un impegno a lungo termine

La psoriasi è una patologia cronica che richiede un approccio globale: cure specialistiche, corretti stili di vita e supporto psicologico. Riconoscerla come malattia vera, e non come semplice conseguenza dello stress, è il primo passo per garantire ai pazienti un percorso di cura efficace e dignitoso.

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