Arrivano le prime parole pubbliche pronunciate da Papa Leone XIV, eletto al soglio pontificio il 9 maggio 2025. “La pace sia con tutti voi. Costruiamo ponti per essere un popolo in pace.”
Un messaggio diretto, semplice, che ha toccato corde profonde, in un momento storico attraversato da crisi, guerre e disuguaglianze.
Il nuovo Pontefice, Robert Francis Prevost, ha aperto il suo cammino pastorale con un invito all’unione tra popoli, culture e coscienze, richiamando una visione di Chiesa aperta, dialogante, concreta, capace di mettersi accanto alle ferite del mondo.
Parliamo di:
L’augurio del Ministro della salute
Tra le prime reazioni ufficiali, quella del Ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha scelto parole dense di significato per commentare il momento storico: “Un messaggio che ha già conquistato i cuori di milioni di persone, fedeli e non, portando una speranza luminosa a tutta l’umanità”.
Schillaci ha voluto sottolineare in particolare il valore del riferimento del Papa al dolore umano: “Il mio augurio più sincero al nuovo Pontefice che ha subito voluto manifestare la vicinanza della Chiesa alle persone che soffrono. È un segno preciso, un’indicazione di rotta: partire dagli ultimi, dai malati, da chi attende ascolto e cura”.
La voce dell’Università Cattolica
Anche dal mondo accademico italiano è arrivato un messaggio di accoglienza e fiducia. L’Università Cattolica del Sacro Cuore, con una nota firmata dalla rettrice Elena Beccalli, ha espresso “grande gioia per l’elezione al soglio pontificio del cardinale Robert Francis Prevost”.
Nella comunicazione ufficiale si legge: “Affidiamo la Sua missione alla cura del Sacro Cuore di Gesù. L’ateneo dei cattolici italiani, con rinnovato slancio, si pone al servizio di Sua Santità Papa Leone XIV. Possa il suo pontificato essere segno di speranza nel mondo, di unità nella Chiesa e di pace tra le nazioni”.
Un messaggio che ha già fatto il giro del mondo
La figura di Papa Leone XIV, il cui pontificato nasce sotto il segno della parola “ponte”, è stata accolta con entusiasmo da leader religiosi, istituzioni internazionali e semplici cittadini.
Sin dalle prime ore successive all’elezione, si sono susseguiti messaggi di vicinanza, preghiera e collaborazione da parte di autorità civili e religiose. Il tono comune? L’apprezzamento per uno stile sobrio, universale, immediatamente comprensibile.
Il profilo del nuovo Papa Leone XIV

Robert Francis Prevost, oggi Papa Leone XIV, è nato a Chicago e ha attraversato diversi continenti nella sua vita ecclesiale. Agostiniano, vescovo, prefetto, ha costruito nel tempo un profilo di uomo vicino alla realtà delle periferie, attento alla dimensione pastorale più che istituzionale, ascoltatore più che oratore.
La sua elezione rappresenta una continuità spirituale e una novità insieme. Continuità con l’idea di Chiesa “ospedale da campo”, voluta e incarnata da Papa Francesco. Novità nello stile diretto, che lascia subito trasparire un pontefice concreto, radicato nella parola e nell’azione.
La centralità della parola “pace”
Non è casuale che il suo primo messaggio si sia aperto proprio con il saluto “La pace sia con tutti voi”. In un tempo lacerato da conflitti, tensioni geopolitiche e nuove povertà, Leone XIV ha voluto partire dalla parola più fragile e più necessaria.
Un invito non solo ai credenti, ma a ogni essere umano, a “costruire ponti”. Ovvero, relazioni, ascolto, gesti di solidarietà, alleanze quotidiane. La pace, dice il nuovo Papa, non è una condizione, è un progetto.
Un inizio che lascia il segno
Le prime ore del nuovo pontificato sono già entrate nella storia come un momento di svolta silenziosa. Nessun gesto eclatante, nessuna rottura, ma una rinnovata promessa: esserci, stare accanto, unire.
Papa Leone XIV sembra voler recuperare il linguaggio della tenerezza, della prossimità, del servizio. In un mondo sempre più dominato da rumori e fratture, sceglie invece il tono umano, l’ascolto, la calma che costruisce.
Una Chiesa che guarda avanti
L’elezione di Leone XIV apre una nuova fase per la Chiesa cattolica. Una fase che appare già improntata alla concretezza, alla ricerca di unità tra anime diverse e alla volontà di ripartire dalle persone, dalle periferie, dai gesti.
Non sarà un pontificato di annunci roboanti, ma di segni chiari. E il primo è già arrivato: camminare insieme, senza muri, senza clamori, ma con una direzione chiara.
Un pontefice universale
Nel volto e nelle parole di Papa Leone XIV si riconosce la volontà di essere Papa per tutti. Non solo guida spirituale, ma voce di dialogo, costruttore di pace, fratello tra i fratelli.
Un invito che suona forte: il tempo dei muri è finito. Si apre una stagione di ponti.