L'obesità rappresenta una priorità sanitaria globale: è questa l'analisi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che ha recentemente sottolineato l'urgenza di trattare con nuove mirate strategie quella che è una vera e propria patologia. Il messaggio è chiaro: la prevenzione e la gestione dell'obesità devono diventare un pilastro fondamentale per garantire la copertura sanitaria universale e combattere le malattie non trasmissibili (NCDs). L'iniziativa, promossa dall'OMS Europa, ha visto il coinvolgimento di esperti provenienti da Irlanda, Portogallo, Slovenia e Spagna, riuniti a Dublino nel gennaio del 2025, per discutere strategie concrete e condividere esperienze.

Obesità: una patologia complessa e pervasiva

Obesità: una patologia complessa e pervasiva

L'obesità non è solo una questione estetica, ma una vera e propria malattia cronica che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Si associa a numerose altre condizioni patologiche, come diabete, malattie cardiovascolari e tumori, e sta diventando un problema sempre più diffuso a livello globale. In Europa, ad esempio, un adulto su tre e un bambino su quattro soffrono di sovrappeso o obesità, una situazione che non solo minaccia la salute pubblica, ma rende difficile il raggiungimento dell'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 3.4, volto a ridurre la mortalità prematura causata da NCDs.

La crescente incidenza dell'obesità ha anche un impatto negativo sull'economia e sull'educazione, rendendo necessario un intervento globale per affrontare questa emergenza sanitaria. A tal fine, l'iniziativa SNI dell'OMS, con la campagna "Race to the Finish", ha come obiettivo quello di raggiungere risultati significativi entro il 2030. Durante la 75a Assemblea Mondiale della Sanità, è stato approvato un "Piano di Accelerazione OMS per fermare l'obesità" che punta a integrare la cura dell'obesità nel sistema sanitario.

Le priorità per affrontare l'obesità

1. Gestione multidisciplinare dell'obesità

  • Integrare il trattamento dell'obesità all'interno dei percorsi di cura primaria, con un team multidisciplinare composto da medici, dietologi, psicologi e fisioterapisti.
  • Adottare modelli di cura scalabili, come quello implementato in Portogallo nel 2023, che combina la prevenzione e il trattamento dell'obesità in un sistema sanitario integrato.

2. Regolamentazione degli ambienti alimentari

  • Implementare normative più severe sul marketing di cibi poco salutari, in particolare quelli rivolti ai bambini.
  • Introdurre etichettature nutrizionali più chiare e incentivare la riformulazione dei prodotti alimentari per ridurre zuccheri, sale e grassi.
  • Introdurre misure fiscali per disincentivare il consumo di alimenti poco salutari, come dimostrato con successo in Portogallo.

3. Prevenzione e intervento precoce

  • Investire in programmi di educazione alimentare e attività fisica nelle scuole e nelle comunità.
  • Integrare screening per l'obesità e supporto nutrizionale nei servizi sanitari di base.

4. Formazione del personale sanitario e sensibilizzazione

  • Includere la gestione dell'obesità nei curricula universitari di medici, infermieri e altri professionisti della salute.
  • Sensibilizzare la popolazione sull'obesità come patologia cronica, per ridurre la stigmatizzazione sociale legata a questa condizione.

La necessità di esami diagnostici mirati

Per poter intervenire tempestivamente, è fondamentale integrare l'obesità in un sistema di prevenzione e diagnosi precoce. La promozione di esami diagnostici mirati, che monitorano non solo il peso, ma anche i parametri relativi alla salute metabolica e cardiovascolare, è essenziale per identificare i rischi connessi all'obesità nelle fasi iniziali. La diagnosi precoce permette di attuare interventi tempestivi, migliorando le probabilità di successo nel trattamento della malattia.

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