L’obesità nei ragazzi può essere trattata con farmaci, come i cosiddetti agonisti del Glp-1, che non solo favoriscono la perdita di peso, ma anche migliorano il comportamento alimentare. Questi farmaci aiutano i ragazzi a ridurre l’appetito e a controllare gli spuntini fuori orario, rendendo più facile seguire abitudini alimentari più sane.

Lo studio condotto dal Karolinska University Hospital di Stoccolma, presentato durante l'annuale congresso della European Association for the Study of Obesity a Malaga, ha evidenziato questi risultati positivi. L’uso di farmaci specifici per il trattamento dell’obesità nei ragazzi è emerso come una pratica sempre più consolidata anche nella popolazione giovanile, dove l’adozione di trattamenti comportamentali e farmacologici si sta rivelando fondamentale.

Trattamento farmacologico per l’obesità nei ragazzi

Trattamento farmacologico per l’obesità nei ragazzi

Gli agonisti del Glp-1, come liraglutide e semaglutide, sono stati utilizzati per trattare l’obesità nei ragazzi di età superiore ai 12 anni. Questi farmaci sono già ampiamente impiegati nel trattamento dell’obesità negli adulti, ma i risultati ottenuti negli studi clinici sui giovani mostrano un impatto positivo sul loro comportamento alimentare. La ricerca ha rivelato che i ragazzi che assumevano questi farmaci hanno visto una perdita di peso compresa tra il 5% e il 16% nel corso di un anno di trattamento.

Secondo Annika Janson, coordinatrice dello studio, "i farmaci Glp-1 sono efficaci nel ridurre l’appetito e nel migliorare la gestione del cibo, ma il trattamento dei bambini presenta sfide diverse rispetto agli adulti, soprattutto nella vita quotidiana". Il trattamento con questi farmaci non è esente da difficoltà, ma offre ai ragazzi un’opportunità concreta per migliorare il loro rapporto con il cibo.

Il programma intensivo per i ragazzi

Lo studio ha coinvolto 1.126 ragazzi e bambini fino a 16 anni, impegnati in un programma intensivo di perdita di peso, focalizzato sul cambiamento degli stili di vita. Circa un quarto di questi bambini ha ricevuto, a partire dal 2023, anche i farmaci Glp-1, con l’iniziale utilizzo di liraglutide, seguito successivamente da semaglutide. I risultati sono stati incoraggianti, mostrando come l’aggiunta di farmaci al programma di modifica comportamentale abbia potenziato l’efficacia complessiva.

Tra i ragazzi che hanno ricevuto il trattamento farmacologico, circa il 30% ha registrato una perdita di peso sufficiente a migliorare la propria salute, rispetto al 27% dei ragazzi che non hanno assunto i farmaci. Anche se la differenza non è estremamente ampia, per i ricercatori il dato è comunque significativo, considerando la durata limitata dello studio e i benefici riscontrati in breve tempo.

I cambiamenti nei comportamenti alimentari

Oltre alla perdita di peso, i farmaci hanno avuto un impatto anche sulla gestione dei comportamenti alimentari. "Le famiglie hanno riferito una riduzione dei conflitti legati al cibo e un miglioramento nelle abitudini alimentari quotidiane", ha dichiarato Janson. La difficoltà di ridurre le porzioni o evitare gli spuntini fuori pasto, che rappresentano una sfida comune per molti ragazzi obesi, è stata notevolmente attenuata dall'uso dei farmaci.

Alcuni ragazzi hanno anche riferito che, per la prima volta, hanno sperimentato la sensazione di non essere sempre affamati, un cambiamento che ha permesso loro di seguire meglio le indicazioni per una dieta sana e controllata. "Per alcuni bambini, non sentire continuamente la fame è una novità positiva", ha aggiunto Janson, indicando che questi trattamenti potrebbero avere un valore terapeutico significativo anche in termini psicologici.

La necessità di un accesso diffuso

L’uso di farmaci per il trattamento dell’obesità nei ragazzi potrebbe rappresentare una parte cruciale nella gestione della salute giovanile. "Più bambini dovrebbero poter avere accesso a questi farmaci importanti per il trattamento dell’obesità", conclude Annika Janson. L’inclusione di trattamenti farmacologici nei piani di trattamento per l’obesità giovanile potrebbe ridurre significativamente il rischio di complicazioni a lungo termine e migliorare la qualità della vita dei ragazzi.

Prevenzione e visite specialistiche

La prevenzione dell’obesità infantile deve partire da un’educazione alimentare mirata e dalla promozione di uno stile di vita sano fin dalla più tenera età. Una dieta equilibrata, l’attività fisica regolare e la riduzione dei comportamenti sedentari sono gli aspetti fondamentali per prevenire l’obesità nei bambini e nei ragazzi.

Nel caso in cui si presenti un sovrappeso o obesità, è importante intervenire precocemente, cercando il supporto di specialisti in nutrizione e psicologia comportamentale. Il trattamento farmacologico, sotto supervisione medica, può essere considerato solo quando gli approcci comportamentali da soli non sono sufficienti.

I genitori devono essere coinvolti nel percorso di trattamento, contribuendo alla definizione di abitudini alimentari più sane e a un ambiente domestico che supporti i cambiamenti necessari. Un endocrinologo o un pediatra specializzato in disturbi alimentari può indirizzare il giovane paziente verso il miglior trattamento per la sua situazione specifica.

Farmaci nell'obesità infantile? Riflessioni doverose

Il trattamento dell’obesità nei ragazzi con l’ausilio di farmaci come gli agonisti del Glp-1 offre nuove possibilità terapeutiche per affrontare una problematica crescente nella società moderna. I risultati dello studio suggeriscono che questi farmaci possono aiutare non solo a ridurre il peso corporeo, ma anche a migliorare il rapporto psicologico con il cibo, riducendo conflitti familiari e favorendo abitudini alimentari più sane. In un contesto in cui l’obesità giovanile rappresenta una sfida crescente, l'accesso a questi trattamenti potrebbe rivelarsi fondamentale per migliorare la salute a lungo termine di molti ragazzi.

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