Un dispositivo per migliorare l'efficienza delle colonscopie: si tratta di un innovativo percorso "made in Italy" ha il potenziale di trasformare il protocollo di screening per il tumore del colon-retto, migliorando l'efficacia delle colonscopie e riducendo significativamente le lunghe liste di attesa che affliggono i pazienti italiani. Questo nuovo strumento, sviluppato all'Università di Ferrara, si prefigge di rivoluzionare la diagnosi precoce delle lesioni tumorali intestinali, rendendo il sistema sanitario più efficiente e meno gravato da costi inutili.
Parliamo di:
Un'innovazione per il sistema di screening nazionale
Lo studio, condotto da Giulia Zonta e Cesare Malagù nel dipartimento di Fisica, ha portato alla creazione di un dispositivo, denominato Scent A1, che è in grado di identificare con elevata precisione la presenza di tumori del colon-retto sin dai primi stadi, come l'adenoma. Questo dispositivo analizza i campioni di feci per rilevare biomarcatori tumorali, superando le limitazioni del test del sangue occulto, il Fit, che viene utilizzato nel protocollo di screening nazionale.
Un dispositivo che riduce i falsi positivi
Il test del sangue occulto nelle feci (Fit) è il primo passo per identificare possibili tumori del colon, ma spesso porta a falsi positivi, cioè a risultati che suggeriscono la presenza di un tumore quando in realtà non c’è. Questo fenomeno può causare l’esecuzione di colonscopie inutili, con conseguente sovraccarico per il sistema sanitario e per i pazienti stessi. Scent A1 risolve questo problema, analizzando composti volatili nei campioni di feci che sono indipendenti dalla presenza di emoglobina, uno dei principali segnali rilevati dal Fit. In questo modo, il dispositivo riduce notevolmente i falsi positivi, indirizzando con maggiore certezza i pazienti che necessitano davvero di una colonscopia.
Maggiore affidabilità nella diagnosi precoce
Grazie a una sensibilità dell'84,1% e una specificità dell'82,4%, Scent A1 riesce a rilevare con alta affidabilità la presenza di tumori sin dai loro stadi iniziali. Questo significa che il dispositivo permette di individuare i tumori in fase adenomatosa, quando la malattia è ancora curabile e la prognosi è favorevole. Inoltre, il test è stato validato clinicamente tramite uno studio triennale presso l’Ospedale Sant’Anna di Cona (Ferrara), confermando la sua efficacia nella pratica clinica.
Un'opportunità per il sistema sanitario
Scent A1 non solo migliora l'accuratezza del protocollo di screening, ma potrebbe anche ridurre drasticamente le liste di attesa per la colonscopia. Infatti, i pazienti che risultano negativi al test possono rimandare l'esame di un anno, mentre quelli che risultano positivi al dispositivo Scent A1 riceveranno la priorità per l'esecuzione della colonscopia. Questo approccio consentirà di ridurre almeno del 60% il numero di colonscopie non operative, alleggerendo il carico di lavoro per i gastroenterologi e accelerando la diagnosi per chi necessita di interventi urgenti.
Una soluzione pratica ed economica
Il dispositivo Scent A1 si integra perfettamente con l’attuale protocollo di screening, senza aggiungere complessità alla procedura esistente. I costi sono simili a quelli del Fit, rendendo l'introduzione di questa tecnologia una soluzione economica per il sistema sanitario italiano. Inoltre, con la sua disponibilità in farmacie, case di cura e ospedali pubblici, il dispositivo è facilmente accessibile a una vasta popolazione, contribuendo a migliorare l'efficienza complessiva della sanità.
Un passo importante per la diagnosi del tumore del colon-retto
Con Scent A1, l’Italia potrebbe fare un importante passo avanti nella lotta contro il tumore del colon-retto. Non solo il dispositivo migliora l'accuratezza delle diagnosi, ma riduce anche la pressione sul sistema sanitario, ottimizzando le risorse disponibili. In futuro, questa innovazione potrebbe rappresentare un punto di riferimento per altri paesi che affrontano problemi simili nelle loro pratiche di screening.
Il valore della prevenzione e il futuro della colonscopia tradizionale e della colonscopia virtuale

La prevenzione è la chiave per affrontare le malattie in modo tempestivo ed efficace, e nel caso del tumore del colon-retto, gli screening regolari possono fare una grande differenza nella vita dei pazienti. Scent A1 è un passo importante verso un sistema di screening più preciso ed efficiente, riducendo i falsi positivi e ottimizzando l'uso delle risorse sanitarie. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che la prevenzione non si limita a questo dispositivo: l’adozione di tecnologie avanzate, come la colonscopia virtuale, potrebbe ulteriormente migliorare il processo di diagnosi.
La colonscopia virtuale, che utilizza la tomografia computerizzata per creare immagini 3D dell'intestino, rappresenta una valida alternativa meno invasiva alla colonscopia tradizionale. Grazie alla sua capacità di identificare polipi e lesioni nel colon senza la necessità di un intervento fisico, potrebbe ridurre ulteriormente il rischio di complicazioni e migliorare la compliance dei pazienti. Se integrata nei programmi di screening, la colonscopia virtuale potrebbe diventare un prezioso alleato nella prevenzione del tumore del colon-retto, garantendo diagnosi precoci con minori disagi per i pazienti.
In definitiva, l'innovazione nelle tecnologie di screening, come Scent A1 e la colonscopia virtuale, non solo aiuterà a salvare vite, ma contribuirà anche a rendere il sistema sanitario più efficiente ed accessibile, con un forte focus sulla prevenzione e sul miglioramento della qualità della vita dei pazienti.