Diagnosticare precocemente il melanoma grazie ad una piattaforma innovativa che unisce telemedicina, intelligenza artificiale e analisi multispettrale. Si chiama Telemo, ed è il cuore di un progetto realizzato dal Cnr di Pisa con il supporto della Regione Toscana, che punta a rendere più rapida, più precisa e più accessibile la diagnosi dei tumori della pelle.

Diagnosi digitale, diagnosi anticipata

Ogni anno il melanoma colpisce circa 15.000 persone solo in Italia. È uno dei tumori della pelle più aggressivi, ma anche uno di quelli in cui la diagnosi precoce cambia radicalmente la prognosi.
La sfida, oggi, è intercettarlo in tempo, anche in aree geografiche con scarsa disponibilità di dermatologi, o in situazioni dove l’accesso alle visite specialistiche è limitato.
È qui che entra in gioco la telemedicina.

Come funziona Telemo nella battaglia contro il melanoma

Come funziona Telemo nella battaglia contro il melanoma

Telemo è una piattaforma digitale che integra diverse tecnologie per supportare i medici nella valutazione delle lesioni cutanee sospette.
Il sistema elabora immagini dermatoscopiche e multi-spettrali grazie a algoritmi di intelligenza artificiale addestrati su una vasta base di dati. L’obiettivo: riconoscere automaticamente i melanomi e stimare anche indici prognostici rilevanti, supportando il clinico in tempo reale.

Il cuore tecnologico del progetto è l’integrazione tra immagini cliniche, dati anagrafici, informazioni fenotipiche, anamnesi familiare e storie terapeutiche. Un sistema intelligente che apprende, si adatta e migliora le sue performance, senza mai sostituire il medico, ma offrendogli uno strumento di supporto in più.

I numeri dello studio

Nello studio sono stati arruolati 426 volontari, selezionati in collaborazione con gli Ospedali riuniti di Livorno, l’Azienda ospedaliera universitaria di Careggi e l’Istituto di biofisica del Cnr di Pisa.
Tra questi, 55 casi di melanoma sono stati individuati. Per ogni paziente, sono stati raccolti e integrati:

  • dati anagrafici e clinici
  • storia familiare della patologia
  • esposizione solare
  • immagini dermatoscopiche e istopatologiche

Il confronto tra diagnosi tradizionali e valutazione automatica ha fornito risultati rilevanti:

  • l’accuratezza della diagnosi con dermatoscopio (quella fatta dal medico) è stata dell’80,55%
  • quella dell’algoritmo automatico ha raggiunto l’86,79%

Non si tratta solo di una performance tecnologica. Si tratta di vite, di giorni guadagnati, di trattamenti avviati prima che sia troppo tardi.

Anche la spettroscopia Raman per vedere più a fondo

All’interno del progetto è stata utilizzata anche la spettroscopia Raman, una tecnica avanzata capace di fornire un’impronta molecolare dei tessuti biologici.
Disponibile presso il Cnr-Ibf di Pisa, questa tecnologia è in grado di analizzare la struttura chimica della pelle con estrema sensibilità, contribuendo a migliorare ulteriormente l’affidabilità delle diagnosi.

Intelligenza artificiale sì, ma con responsabilità clinica

L’uso dell’intelligenza artificiale in medicina richiede una supervisione rigorosa. Nel caso di Telemo, la diagnosi istopatologica effettuata dall’anatomopatologo è stata usata come riferimento (gold standard) per addestrare il modello.
Solo dopo questo processo, l’algoritmo è stato testato su nuove immagini mai analizzate, mostrando un livello di accuratezza che può rappresentare un reale punto di svolta.

Non si sostituisce il medico, ma lo si aiuta a essere più veloce, più preciso, più presente, anche quando i pazienti sono lontani o difficili da raggiungere.

La rete conta: cliniche e ricerca insieme

Telemo è il risultato di un partenariato solido:

  • il coordinamento del progetto è affidato al Cnr di Pisa, attraverso l’Istituto di fisiologia clinica
  • collaborano la uoc di dermatologia di Livorno, la sod di istologia patologica e diagnostica molecolare di Careggi, e l’Istituto di biofisica del Cnr

Un lavoro corale, fatto di competenze diverse, che dimostra come l’innovazione reale nasce solo quando la ricerca incontra il territorio e la clinica.

Visite specialistiche e prevenzione: quello che possiamo fare ora

La tecnologia corre, ma resta essenziale la prevenzione classica. Controllare la pelle, conoscerla, affidarsi a specialisti.
Ecco le regole fondamentali:

  • osservare i nei: qualsiasi cambiamento in forma, colore, bordi o dimensioni va segnalato
  • non trascurare le aree nascoste: schiena, cuoio capelluto, piante dei piedi
  • prenotare visite dermatologiche annuali, soprattutto se ci sono familiarità o molti nei
  • fotografare e monitorare le lesioni sospette nel tempo
  • proteggersi dal sole, anche d’inverno, anche in città

Oggi esistono anche centri di teledermatologia attivi in diverse regioni: inviare immagini controllate e ricevere un primo parere può fare la differenza.

Guardare avanti: medicina più vicina, diagnosi più giuste

Telemo non è solo un progetto tecnico. È un nuovo modo di pensare la diagnosi, dove le distanze si accorciano, i tempi si riducono e il paziente non è mai lasciato solo.
Una piattaforma può rendere la medicina più umana, se è progettata per ascoltare, integrare, proteggere.

Il melanoma è un nemico serio. Ma l’informazione giusta, il controllo precoce e la tecnologia etica possono trasformare la paura in consapevolezza.
E la diagnosi in una nuova possibilità di vita.

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