Anche i farmaci acquistabili senza obbligo di ricetta – i cosiddetti medicinali da banco o OTC (over the counter) – non sono privi di rischi. Prendere un antidolorifico per il mal di testa, uno sciroppo per la tosse o un antiacido per lo stomaco sembra un gesto banale e quotidiano, ma non lo è affatto. Le Autorità regolatorie europee, insieme all’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), hanno lanciato la campagna di comunicazione “I farmaci non sono caramelle”, proprio per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di un uso consapevole.

Perché leggere il foglio illustrativo è fondamentale

Ogni farmaco ha un rapporto rischio-beneficio che va rispettato. Anche un semplice analgesico o un decongestionante nasale può provocare effetti indesiderati se utilizzato in modo scorretto. Gli esperti raccomandano di leggere attentamente il foglio illustrativo, seguire le dosi indicate e rispettare la durata massima di utilizzo.
Se i sintomi persistono, è necessario rivolgersi a un medico e non prolungare l’automedicazione.

Le raccomandazioni degli esperti

Il presidente di Aifa, Robert Nisticò, ribadisce che i farmaci da banco hanno un ruolo importante nella cura di piccoli disturbi, ma vanno assunti responsabilmente: «Non sono caramelle: prima di prenderli occorre verificare posologia e durata, e chiedere consiglio a un professionista in caso di dubbi».

La campagna europea sui social

“I farmaci non sono caramelle” è la prima campagna congiunta di HMA – Heads of Medicines Agencies, la rete europea delle autorità regolatorie, in collaborazione con EMA e Commissione Europea. I materiali sono disponibili anche sui canali social di Aifa per raggiungere in modo diretto i cittadini.

Medicinali: tre miliardi di spesa in un anno

Secondo l’Osservatorio sull’impiego dei medicinali (OsMed), nel 2023 in Italia la spesa per farmaci senza ricetta ha superato i 3 miliardi di euro. I più acquistati sono stati ibuprofene (275,7 milioni di euro) e diclofenac (181,3 milioni). Tra le categorie in aumento figurano i decongestionanti nasali, i mucolitici e i sedativi della tosse.

Visite specialistiche ed esami di monitoraggio legati all'uso ma soprattutto abuso di farmaci

Un uso frequente o prolungato di farmaci da banco può richiedere una valutazione clinica più approfondita. Poliambulatori e centri diagnostici mettono a disposizione percorsi dedicati per monitorare eventuali effetti collaterali, ad esempio:

  • Esami ematochimici (funzionalità epatica e renale, emocromo completo) per controllare l’impatto di analgesici o antinfiammatori assunti a lungo.
  • Visite gastroenterologiche in caso di uso ripetuto di antiacidi o farmaci per reflusso.
  • Valutazioni pneumologiche quando si utilizzano frequentemente sciroppi o decongestionanti respiratori.

Una rete di poliambulatori permette di integrare la consulenza medica con la diagnostica, fornendo un supporto tempestivo e personalizzato per chi ricorre spesso all’automedicazione.

Responsabilità e prevenzione

L’automedicazione, se consapevole, può alleggerire il carico sui servizi sanitari e migliorare la gestione dei piccoli disturbi. Ma la chiave è sempre la stessa: uso responsabile, lettura attenta del foglietto illustrativo, e consulto medico in caso di dubbio o persistenza dei sintomi. La salute non può essere affidata a un’abitudine superficiale: anche un farmaco comune merita rispetto e attenzione.

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