La maculopatia è una patologia che interessa la macula, la parte centrale della retina responsabile della visione dettagliata e della percezione dei colori. In particolare, si tratta di un’area fondamentale per attività quotidiane come leggere, guidare o riconoscere i volti. Quando questa zona si danneggia, si compromette in modo progressivo la capacità visiva centrale. Il principale rischio legato alla maculopatia è la sua natura silenziosa e graduale: spesso i sintomi compaiono quando la malattia è già in uno stadio avanzato.
Parliamo di:
Le forme più comuni: degenerativa e diabetica
Esistono diversi tipi di maculopatia, ma le più diffuse sono:
- Maculopatia senile (legata all’età): è la forma più frequente, nota come degenerazione maculare legata all’età (AMD). Si distingue in forma secca (atrofica) e forma umida (essudativa), quest’ultima più aggressiva.
- Maculopatia diabetica: si manifesta come complicanza della retinopatia diabetica, a causa della perdita di liquidi dai capillari retinici.
- Maculopatia miopica: legata a miopie elevate (oltre -6 diottrie), soprattutto in soggetti giovani adulti.
Chi colpisce e quali sono i fattori di rischio
In Italia la maculopatia colpisce prevalentemente gli over 65, con oltre 1,5 milioni di persone affette da AMD. Tra i principali fattori di rischio si segnalano:
- Età avanzata
- Storia familiare
- Fumo di sigaretta
- Esposizione prolungata alla luce solare senza protezione
- Ipertensione, obesità e sedentarietà
- Diabete non controllato, nel caso della maculopatia diabetica
- Miopia patologica
Secondo recenti stime, l’invecchiamento della popolazione aumenterà l’incidenza nei prossimi anni del 40%, rendendo la prevenzione ancora più urgente.
I sintomi iniziali spesso passano inosservati
La pericolosità della maculopatia risiede anche nei segnali iniziali poco evidenti. Tra i sintomi da non sottovalutare vi sono:
- Visione distorta o ondulata (metamorfopsia)
- Percezione sfocata del centro del campo visivo
- Difficoltà nella lettura o nel riconoscimento dei volti
- Aumento della sensibilità alla luce
- Macchia scura centrale (scotoma) nei casi avanzati
Questi segnali possono manifestarsi in un solo occhio, rendendo la diagnosi più difficile se l’altro occhio compensa.
Maculopatia: diagnosi precoce è fondamentale

Diagnosticare la maculopatia nelle fasi iniziali consente di contenere la perdita della vista e, nei casi trattabili, bloccare o rallentare la progressione. Gli esami fondamentali sono:
- Tomografia a coerenza ottica (OCT): permette di osservare in dettaglio gli strati della retina
- Fluorangiografia: identifica eventuali perdite vascolari
- Esame del fondo oculare
- Test di Amsler, utile per autovalutazione domestica
L’efficacia dei trattamenti è strettamente legata alla tempestività della diagnosi.
Le terapie disponibili e il limite della cronicità
Al momento non esiste una cura definitiva, ma per alcune forme – in particolare la AMD umida – sono disponibili trattamenti efficaci. Le terapie principali sono:
- Iniezioni intravitreali di farmaci anti-VEGF: riducono la formazione di nuovi vasi anomali
- Laser fotodinamico, oggi meno usato
- Integratori antiossidanti, utili nelle forme iniziali secche
Le forme più avanzate possono beneficiare di ausili visivi, come lenti ingrandenti o software di ingrandimento per supportare la visione residua.
Visite specialistiche e prevenzione mirata
La prevenzione della maculopatia passa da visite oculistiche regolari a partire dai 50 anni, con test specifici mirati al controllo della macula. È fondamentale eseguire screening annuali per i soggetti a rischio, come diabetici e forti miopi. Il controllo pressorio, la riduzione del fumo, l’alimentazione ricca di antiossidanti (luteina, zeaxantina) e l’uso di occhiali con filtro UV sono pratiche raccomandate. La tempestività nel consultare uno specialista in presenza di visione distorta o difficoltà nella lettura può fare la differenza tra una vita autonoma e la perdita irreversibile della vista.