A CURA DELLA DOTTORESSA CRISTIANA BERLINGHIERI*

Parliamo di lipedema e linfedema, due patolgie che meritano un doveroso approfondimento.

Hai mai notato che le tue gambe sembrano sproporzionate rispetto al resto del corpo? O che si gonfiano e fanno male senza un motivo apparente? Potresti soffrire di lipedema o linfedema, due condizioni spesso confuse con cellulite o semplice gonfiore, ma che richiedono attenzione e cure specifiche.

Cos’è il Lipedema?

Il lipedema è una malattia infiammatoria cronica che colpisce quasi esclusivamente le donne. Si manifesta con un accumulo di grasso anomalo e simmetrico soprattutto su cosce, glutei e gambe, risparmiando i piedi. Questo crea un effetto di “corpo diviso a metà”: la parte superiore appare normale o magra, mentre la parte inferiore è pesante, gonfia e dolorosa.

Spesso viene confuso con obesità o cellulite, ma è una condizione diversa che tende a peggiorare se non trattata.

Quali sono i sintomi del Lipedema?

  • Accumulo sproporzionato di grasso su gambe e glutei
  • Dolore al tatto, anche senza traumi
  • Lividi ed ematomi che compaiono facilmente
  • Sensazione di pesantezza e rigidità muscolare
  • Gonfiore che non migliora con il riposo
  • Noduli sotto la pelle
  • Difficoltà a muoversi e affaticamento muscolare

Il lipedema si evolve in diversi stadi, dal tessuto ancora morbido con piccoli noduli, fino a forme più avanzate con pelle a “buccia d’arancia” e gonfiore anche a piedi e mani (lipolinfedema).

Cos’è il Linfedema?

Il linfedema è un gonfiore causato da un problema nel drenaggio della linfa, un liquido che aiuta a mantenere il corpo pulito e a difendersi dalle infezioni. Questo accumulo di liquido si vede soprattutto nelle gambe, ma può coinvolgere anche altre zone.

Può essere:

  • Primario: dovuto a malformazioni congenite del sistema linfatico
  • Secondario: causato da interventi chirurgici, infezioni, traumi o terapie oncologiche

Sintomi del Linfedema:

  • Gonfiore asimmetrico, spesso in un solo arto
  • Pelle tesa, dura e poco elastica
  • Comparsa del segno della fovea (una fossetta che rimane premendo sulla pelle)
  • Segno di Stemmer positivo (impossibilità di sollevare la piega della pelle alla base delle dita del piede)
  • Rischio maggiore di infezioni locali

Come affrontare Lipedema e Linfedema?

Non esiste una cura definitiva, ma un trattamento integrato che rallenta l’evoluzione e migliora la qualità della vita.
Solo combinando più approcci si ottengono risultati:

  • Visita specialistica per diagnosi precisa
  • Terapie manuali come linfodrenaggio e pressoterapia
  • Alimentazione personalizzata e anti-infiammatoria
  • Attività fisica dolce (nuoto, yoga, camminata)
  • Supporto psicologico, se necessario

L’importanza di una dieta su misura

Molte persone con lipedema non rispondono alle diete comuni e questo crea frustrazione. Per questo, è fondamentale seguire una dieta specifica, che riduca infiammazione e sostenga il metabolismo.

Esempi efficaci:

  • Dieta RAD (Rare Adipose Disorders), con meno zuccheri e cibi pro-infiammatori
  • Dieta Mediterranea modificata, ricca di fibre e grassi sani
  • Dieta chetogenica antinfiammatoria, che favorisce la perdita di grasso e riduce il dolore

Inizia oggi il tuo percorso personalizzato

Se sospetti di avere lipedema o linfedema, non aspettare: una diagnosi precoce e un piano alimentare personalizzato possono davvero fare la differenza.

Presso il nostro poliambulatorio ti offro un percorso nutrizionale dedicato, costruito su misura per te, in base al tuo stato e alle tue esigenze.

Non lasciare che il dolore e il gonfiore condizionino la tua vita. Contattami per una consulenza e riprendi il controllo del tuo benessere!

Chi è la Dottoressa Cristiana Berlinghieri

*La dottoressa Berlinghieri è una Biologa Nutrizionista con una Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, che le ha permesso di acquisire una solida conoscenza delle scienze, della salute e della biochimica, complementando la sua formazione in nutrizione con una visione integrata e scientifica del metabolismo umano. Grazie a questo background multidisciplinare, è in grado di affrontare con competenza le sfide nutrizionali dei suoi pazienti, con particolare attenzione alla relazione tra microbiota intestinale e alimentazione, nonché alle potenzialità terapeutiche della dieta chetogenica (Keto). Si è specializzata nell'elaborazione di piani alimentari personalizzati per supportare il benessere intestinale e migliorare la salute metabolica, adottando un approccio integrato che unisce la nutrizione e la chimica, per ottimizzare i benefici di diete come la keto. È anche esperta nell'analisi della composizione corporea, nell'interpretazione di esami medici e nella valutazione degli stili di vita per garantire strategie alimentari efficaci, sicure e sostenibili. Il suo percorso professionale include inoltre un Corso di perfezionamento in Nutrizione Sportiva e Performance dell'Atleta, che le consente di offrire consulenze mirate per migliorare le prestazioni sportive, supportando gli atleti nella gestione dell'alimentazione in funzione dell'allenamento e del recupero. Inoltre, ha seguito un percorso di formazione sulle intolleranze alimentari e un corso di perfezionamento in Alimentazione e Tricologia, che le permettono di affrontare tematiche specifiche come la gestione delle intolleranze e il legame tra alimentazione e salute dei capelli. È anche coinvolta in attività di formazione e divulgazione scientifica. Opera come libera professionista tra Roma e Milano.

Diagnostica

Obesi e Claustrofobici


Diagnostica

Nobiliore


Diagnostica

Tiburtina


Diagnostica

Nobiliore Donna


Quando le lacrime parlano: un alleato per capire le allergie oculari nei bambini
Melanomi in allarmante aumento: 2024 “annus horribilis”
Lenti a contatto e rischio estivo: le infezioni oculari possono addirittura costare la vita
Microbiota e Nutrigenomica: la tua salute parte da dentro
Malattie neurologiche: oltre 800 scienziati italiani al lavoro su nuovi modelli terapeutici
Dermatologia italiana, nasce la Federazione che riunisce dieci società scientifiche
Schillaci annuncia nuovi fondi per la prevenzione del tumore al seno: 200.000 euro per il 2025 e 800.000 per il 2026
Microplastiche e rischio cardiovascolare: un legame preoccupante
Tumore al colon in netta crescita tra gli under 50: sintomi, cause e nuove prospettive terapeutiche
Come proteggere le articolazioni se l’artrosi è in famiglia
Torna in alto