Con la primavera tornano anche i pollini, uno dei principali fattori scatenanti delle allergie stagionali insieme agli inquinanti atmosferici. Le piante responsabili di questi disturbi appartengono soprattutto a specie a impollinazione anemofila, cioè trasportata dal vento. Queste piante, per garantire la riproduzione, rilasciano nell’aria una quantità elevatissima di pollini, piccolissime particelle contenenti gameti maschili, che raggiungono facilmente le mucose umane causando reazioni allergiche anche intense.

Le piante più allergeniche

Nelle regioni del nord Italia, tra le principali responsabili delle pollinosi primaverili vi sono le graminacee spontanee. In primavera ed estate rilasciano granuli microscopici che, se inalati da soggetti sensibilizzati, possono provocare sintomi come starnuti, lacrimazione, congestione nasale e, nei casi più gravi, attacchi d’asma. I sintomi sono quelli noti della “febbre da fieno” e la loro intensità varia a seconda della quantità di polline nell’aria e della reattività individuale.

I farmaci più utilizzati: antistaminici e decongestionanti

Per contenere i sintomi allergici, la prima linea di trattamento è rappresentata dagli antistaminici. I principi attivi più usati sono cetirizina, loratadina, fexofenadina, levocabastina e pseudoefedrina. Sono disponibili in compresse, gocce orali, spray nasali e colliri. Gli antistaminici di nuova generazione sono generalmente ben tollerati e, a differenza di quelli di vecchia generazione, non causano sonnolenza nella maggior parte dei pazienti.

Tuttavia, è importante ricordare che si tratta di farmaci veri e propri e non sono esenti da rischi: possono provocare fotosensibilità e interagire con altri medicinali. Per questo vanno assunti sotto controllo medico o con il consiglio del farmacista, specialmente in presenza di altre terapie concomitanti o patologie croniche.

Effetti collaterali da non sottovalutare

Anche gli antistaminici moderni possono causare effetti collaterali. Tra i più comuni:

  • secchezza delle fauci
  • mal di testa
  • lievi disturbi gastrointestinali
  • in alcuni soggetti, ancora lieve sonnolenza

Inoltre, per chi assume questi farmaci è sconsigliata l’esposizione diretta al sole, proprio a causa del rischio di reazioni di fotosensibilizzazione. Anche i colliri antistaminici possono causare, se usati in modo eccessivo o scorretto, arrossamenti oculare e fastidio.

I rimedi naturali: dal ribes nigrum alla luffa operculata

Accanto ai farmaci tradizionali, sono sempre più diffusi i rimedi naturali utilizzati sia in fase preventiva che durante la fase acuta delle allergie. Il ribes nigrum (macerato glicerico) è spesso impiegato nella prevenzione, per le sue presunte proprietà immunostimolanti e antinfiammatorie. Può essere assunto sotto forma di gocce, e viene ritenuto utile per modulare la risposta allergica nei soggetti predisposti.

Durante le manifestazioni acute, invece, può essere utile l’utilizzo della luffa operculata, una pianta officinale disponibile in capsule o spray nasale, particolarmente indicata per attenuare la congestione delle mucose.

Anche in questo caso, però, va ribadita l’importanza di rivolgersi a un professionista della salute per un’indicazione sicura e personalizzata. I prodotti naturali non sono privi di controindicazioni, soprattutto se assunti in combinazione con altri farmaci.

Monitoraggio e prevenzione: come difendersi dai pollini

Monitoraggio e prevenzione: come difendersi dai pollini.

La prevenzione resta uno strumento fondamentale per contenere i sintomi. Alcuni accorgimenti possono fare la differenza:

  • evitare di uscire nelle ore centrali del giorno, quando la concentrazione di pollini è massima
  • tenere chiuse le finestre nelle giornate secche e ventose
  • indossare occhiali da sole all’aperto
  • fare la doccia e cambiare i vestiti dopo essere stati all’aperto
  • utilizzare sistemi di filtraggio dell’aria, come filtri antipolline in casa e in auto

È inoltre utile monitorare i bollettini pollinici, pubblicati settimanalmente con indicazioni regione per regione. Esistono siti specializzati, come pollinieallergia.it, che permettono di sapere in anticipo quali piante stanno liberando pollini e a che livelli, facilitando la programmazione di attività quotidiane o spostamenti.

Allergie nei bambini e negli anziani

Le allergie stagionali non risparmiano nessuna fascia d’età. Nei bambini, spesso i sintomi si manifestano in forma di rinite o congiuntivite, mentre negli anziani l’allergia può essere confusa con altre patologie respiratorie croniche. In entrambi i casi è opportuno non sottovalutare i sintomi e procedere a una corretta diagnosi, anche tramite test allergologici specifici. La gestione mirata e precoce evita l’aggravamento e migliora la qualità della vita.

Trattare i sintomi e agire in prevenzione

La stagione dei pollini rappresenta ogni anno una sfida per milioni di persone. Grazie ai farmaci di nuova generazione, ai rimedi naturali e alle strategie di prevenzione, è possibile ridurre l’impatto delle allergie sulla vita quotidiana. Tuttavia, è fondamentale usare questi strumenti con consapevolezza, affidandosi al parere medico per una gestione personalizzata ed efficace. La corretta informazione, unita alla prevenzione, è la miglior arma per affrontare i mesi più critici.

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