Un evento come l’ictus può essere previsto in anticipo grazie ad una copia virtuale del nostro corpo, aggiornata in tempo reale, in grado di prevedere e supportare la riabilitazione. Non è fantascienza, ma il cuore di un progetto europeo innovativo che unisce medicina, tecnologia e prevenzione: Stratif-AI, un’iniziativa che mette al centro il concetto di gemello digitale, spinta dall’intelligenza artificiale.
Nel linguaggio dell’innovazione sanitaria, il digital twin è un modello virtuale di un paziente reale. Viene creato a partire da una vasta gamma di dati individuali: caratteristiche fisiche, parametri biologici, abitudini di vita, e informazioni cliniche raccolte nel tempo. Il risultato è un “avatar della salute”, che evolve in parallelo alla persona e che consente di simulare scenari futuri, ipotizzando gli effetti di comportamenti, terapie o cambiamenti ambientali.
Parliamo di:
L’Europa crede nel progetto: dentro anche l’Italia
Stratif-AI è sostenuto da un consorzio internazionale formato da università, ospedali e centri di ricerca. Tra gli attori principali figura anche l’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, punto di riferimento per la neurologia italiana. La piattaforma sfrutta l’integrazione tra modelli computazionali avanzati, bioinformatica e algoritmi di machine learning per offrire strumenti predittivi personalizzati.
Secondo i ricercatori coinvolti, anche chi è apparentemente in salute può beneficiare di un proprio gemello digitale. Il sistema permette di analizzare parametri vitali come la pressione sanguigna, la glicemia o le funzioni di organi come il cervello e il cuore, per valutare in anticipo il rischio di sviluppare un ictus.
Prevenzione attiva: il ruolo degli stili di vita per prevenire l'ictus

Uno degli obiettivi principali del progetto è mostrare in modo chiaro l’impatto di piccole scelte quotidiane sul rischio di patologie neurologiche. Bastano modifiche semplici – come smettere di fumare, praticare regolare attività fisica o migliorare la qualità del sonno – per ridurre drasticamente la probabilità di un evento cerebrovascolare. Il gemello digitale, in questo senso, diventa una guida interattiva che affianca il paziente nel percorso di prevenzione.
Oltre l’ictus: potenziale anche per le malattie rare
La struttura flessibile di Stratif-AI consente di applicare il modello anche ad altre condizioni neurologiche, incluse le malattie rare. Grazie alla capacità predittiva dell’intelligenza artificiale, il sistema può aiutare nella diagnosi precoce, nella gestione dei sintomi e nella personalizzazione delle terapie, aprendo nuove strade per una medicina sempre più su misura.
Perché puntare sugli screening neurologici
Questa nuova visione della sanità digitale mette in luce un aspetto cruciale: la diagnosi precoce può fare la differenza. Investire su screening neurologici regolari – soprattutto in soggetti a rischio – significa intercettare segnali deboli, intervenire in tempo e migliorare significativamente la qualità della vita.
Il gemello digitale non sostituisce il medico, ma lo affianca, offrendo una nuova lente con cui osservare la salute del cervello e l’evoluzione del rischio neurologico. In un futuro sempre più personalizzato, questa tecnologia può diventare un alleato fondamentale per chi vuole prendersi cura di sé in modo consapevole, prima ancora che compaiano i sintomi.