L’8 settembre ricorre la Giornata mondiale della fisioterapia, istituita nel 1996 dalla World Physiotherapy, la Confederazione internazionale che rappresenta oltre 600mila professionisti in tutto il mondo. È un’occasione di sensibilizzazione rivolta ai cittadini e ai sistemi sanitari, per riaffermare il valore della fisioterapia come disciplina sanitaria riconosciuta, fondata su competenze accademiche e abilitazioni certificate.

Quest’anno il tema scelto è l’invecchiamento sano, con particolare attenzione alla prevenzione della fragilità e delle cadute. Un argomento centrale in una società che vede crescere rapidamente l’età media della popolazione e l’incidenza delle patologie croniche.

Il rischio dei falsi esperti

Accanto alla valorizzazione della fisioterapia come professione sanitaria, la Federazione nazionale degli ordini dei fisioterapisti ha acceso i riflettori su un problema sempre più diffuso: la presenza di falsi guaritori e imbonitori, soprattutto in televisione e sul web.

Dal sedicente osteopata che promette guarigioni immediate con manovre rischiose, al venditore di elettromedicali senza alcuna competenza, fino al “massaggiatore olistico” che propone oli essenziali come terapia per malattie croniche: i cittadini sono esposti a messaggi fuorvianti che possono avere conseguenze gravi sulla salute.

La Federazione denuncia come, in alcuni casi, questi inganni provengano persino da figure che si spacciano per professionisti, alimentando falsi miti e aspettative irrealistiche.

Un problema di sicurezza per i cittadini

Le testimonianze riportate negli ultimi anni mostrano come manovre scorrette possano causare danni permanenti. È emblematico il dibattito scaturito dopo una dimostrazione televisiva in cui un conduttore è stato sottoposto a una manipolazione del collo da parte di un osteopata: un gesto che ha suscitato l’indignazione di chi aveva già subito conseguenze gravi da pratiche simili.

Il rischio è ancora più alto quando questi sedicenti guaritori si rivolgono a persone anziane, fragili o affette da patologie croniche. In questi casi, la promessa di un beneficio rapido e indolore può indurre a trascurare percorsi terapeutici seri, con conseguenze che mettono a repentaglio la salute stessa.

Fisioterapia: tutela della professione sanitaria

Fisioterapia: tutela della professione sanitaria

La fisioterapia in Italia è riconosciuta come professione sanitaria protetta. La legge ha definito competenze, percorsi formativi e requisiti di iscrizione agli ordini professionali, distinguendo chiaramente i fisioterapisti da figure prive di abilitazione.

Il recente pronunciamento del Consiglio di Stato, che ha ribadito la posizione del Ministero della Salute nei confronti dei massofisioterapisti, conferma questa distinzione. Nonostante la somiglianza dei termini, i massofisioterapisti non sono professionisti sanitari e non possono esercitare in autonomia attività fisioterapiche.

La Federazione sottolinea la necessità che i cittadini siano consapevoli di queste differenze, per evitare di affidarsi a chi non possiede competenze certificate.

Come riconoscere un fisioterapista abilitato

Individuare un fisioterapista autorizzato è semplice: sul portale ufficiale della Federazione nazionale è disponibile un registro consultabile da chiunque. Basta inserire nome e cognome per verificare la presenza nell’albo.

Questo strumento è stato creato proprio per garantire trasparenza e sicurezza, fornendo ai cittadini la certezza di rivolgersi a un professionista qualificato. La verifica preventiva è un passaggio che può sembrare banale, ma è fondamentale per proteggere la propria salute e ottenere percorsi terapeutici adeguati.

Visite specialistiche e prevenzione

La fisioterapia non si limita alla riabilitazione dopo un infortunio o un intervento chirurgico. Per profilo professionale, il fisioterapista è un esperto del movimento e svolge un ruolo decisivo nella prevenzione.

Visite specialistiche mirate consentono di individuare precocemente problemi di postura, rigidità muscolari o segni di fragilità ossea. Intervenire subito, con programmi personalizzati di esercizi e correzioni, significa ridurre il rischio di cadute, rallentare l’evoluzione di patologie croniche e mantenere una migliore qualità di vita anche in età avanzata.

Non sottovalutare dolori persistenti o difficoltà motorie è il primo passo per tutelare la propria salute: affidarsi a un fisioterapista iscritto all’ordine garantisce che la valutazione e gli eventuali trattamenti siano basati su evidenze scientifiche e competenze certificate.

Un messaggio per i cittadini

In occasione della Giornata mondiale della fisioterapia, il messaggio lanciato dalla Federazione è chiaro: diffidare dei guaritori improvvisati e affidarsi solo a professionisti abilitati.

La riabilitazione e la prevenzione sono attività delicate, che richiedono conoscenze approfondite e un approccio scientifico. Non basta un corso breve o un titolo non riconosciuto per prendersi cura di persone fragili, malate o a rischio.

La fisioterapia, come ricorda la Federazione, è una disciplina che si fonda su anni di studio, su competenze cliniche validate e su una responsabilità deontologica precisa. Solo così può rappresentare uno strumento di salute pubblica realmente efficace, capace di migliorare la qualità della vita e di ridurre il peso delle malattie croniche sul sistema sanitario.

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