Prevenzione, diagnosi tempestiva, presa in carico multidisciplinare e sostegno costante alle famiglie: sono i cardini del Percorso Epilessia attivato dalla Regione Emilia-Romagna, un modello che punta a garantire assistenza uniforme e di qualità a tutte le persone affette da epilessia. Una rete che si conferma oggi tra le più avanzate in Italia, capace di coniugare eccellenza clinica e attenzione alla dimensione umana della cura.

I passi avanti dell'Emilia Romagna, regione virtuosa

In Emilia-Romagna si stimano oltre 40.000 persone con epilessia attiva, di cui il 17% in età evolutiva e il 22% con più di 74 anni. Inoltre, sono circa 800 i pazienti con malattie rare caratterizzate da epilessia, secondo i dati del Registro regionale. L’assessore alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi, ha ricordato che l’epilessia “non è solo una patologia da curare, ma una sfida da affrontare con visione, responsabilità e umanità”, ribadendo la volontà di investire risorse e competenze per sostenere le persone e le famiglie lungo l’intero percorso di vita.

Il ruolo sanitario della rete regionale

Dal 2010 l’Emilia-Romagna si è dotata di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per l’epilessia, che assicura continuità assistenziale tra ospedali, servizi territoriali e strutture socio-sanitarie. Nella rete trovano spazio anche i casi più complessi, come le epilessie farmaco-resistenti, per le quali è stato attivato un Hub regionale integrato per la chirurgia dell’epilessia articolato su più sedi e collegato a centri territoriali Spoke. Qui équipe multidisciplinari valutano l’idoneità all’intervento e offrono accesso a terapie innovative, come la neurostimolazione.

Focus sulle malattie rare

Un’attenzione particolare è dedicata alle forme rare a base epilettica, tra cui la sindrome CDKL5, seguite con strumenti specifici come l’Osservatorio e il Registro Regionale Epilessia. L’Emilia-Romagna partecipa inoltre alla rete europea ERN EpiCare, che unisce 38 centri specializzati e promuove ricerca avanzata e scambio di competenze. In questo ambito, la Regione sostiene percorsi di transizione dall’età pediatrica a quella adulta, in linea con la Legge nazionale 175/2021 sulle malattie rare.

Epilessia: visite specialistiche e prevenzione mirata

Epilessia: visite specialistiche e prevenzione mirata

La diagnosi precoce è decisiva per migliorare la qualità di vita delle persone con epilessia. Sono raccomandate visite neurologiche periodiche, controlli specialistici e screening dedicati alle forme rare e complesse. Un approccio integrato che unisce clinica, riabilitazione, sostegno psicologico e inclusione scolastica e lavorativa, puntando a costruire percorsi personalizzati e sostenibili.

L’impegno della Regione per il futuro

Circa il 25-30% delle persone con epilessia non risponde adeguatamente ai farmaci: per loro le nuove opzioni terapeutiche aprono prospettive concrete di miglioramento. La Regione Emilia-Romagna ribadisce il proprio impegno a trasformare i progressi della ricerca in opportunità reali per chi vive quotidianamente questa condizione. Una visione che mette al centro non solo i numeri, ma la dignità e i bisogni delle persone.

Diagnostica

Obesi e Claustrofobici


Diagnostica

Nobiliore


Diagnostica

Tiburtina


Diagnostica

Nobiliore Donna


Acciacchi primaverili: come riconoscerli e affrontarli
Artrosi dell’anca, dieta ipocalorica estrema ed esercizio migliorano peso e funzione ma non il dolore
L’importanza della Medicina dello Sport: prevenzione e performance
Vitamina E in gravidanza: un alleato contro le allergie alimentari nei neonati
Malattie neurologiche: oltre 800 scienziati italiani al lavoro su nuovi modelli terapeutici
Prematurità e sviluppo osseo: il ruolo della vitamina D nella salute neonatale
Malattie cardiovascolari e colesterolo: l’importanza della prevenzione e delle nuove terapie
Nuove tecnologie robotiche per la colonna vertebrale: svolta nella chirurgia spinale mininvasiva della spondilolistesi
Ipoparatiroidismo: “Si può parlare di normalità?” La campagna di supporto per pazienti e caregiver
Sclerosi multipla: una vaccinazione personalizzata per chi è più esposto al rischio
Torna in alto