Il ritorno a scuola, con il confronto tra coetanei, le verifiche ravvicinate e la ripresa delle attività sportive, può diventare un momento critico per chi soffre di disturbi del comportamento alimentare (Dca). Settembre e ottobre, infatti, sono i mesi in cui si registra un picco di richieste d’aiuto, segno di quanto il contesto scolastico e sociale possa agire da fattore di rischio.

Un trend che si ripete ogni anno

Secondo i dati del Lilac-Centro Dca, a settembre 2024 le richieste di sostegno sono aumentate del +43,3% rispetto ad agosto, mentre a ottobre la crescita è stata del +37,4% rispetto al mese precedente. Il 2025 conferma lo stesso andamento.
«Sempre più minori ci contattano online – spiega Giuseppe Magistrale, psicoterapeuta e cofondatore di Lilac –. Per legge non possiamo prenderli in carico senza il consenso dei genitori, ma è un segnale importante che mostra l’urgenza di aprire canali sicuri e accessibili di ascolto e supporto».

Errori da evitare e parole da non dire

La pressione sociale e il giudizio implicito o esplicito sul corpo e sull’alimentazione possono amplificare la sofferenza di chi vive un disturbo alimentare. Frasi come «Sei dimagrita»«Finisci tutto» o «Fatti forza» rischiano di trasformare i pasti e i momenti di socialità in fonti di stress e senso di colpa.
Il rischio aumenta negli ambienti di gruppo, come mensa e spogliatoi, dove i paragoni sul cibo o sulle forme fisiche diventano terreno fertile per la competizione e il disagio.

Sette regole per genitori, insegnanti e allenatori

Per aiutare ragazzi e ragazze a vivere con maggiore serenità la ripresa scolastica e sportiva, Lilac ha messo a punto sette regole pratiche:

  • Non commentare corpi e cibo. Anche i complimenti spostano il valore della persona sull’aspetto fisico.
  • Rispettare fame e sazietà. Evitare frasi che forzano o limitano l’alimentazione.
  • Vivere lo sport come benessere. Parlarne in termini di energia e salute, non di calorie da bruciare.
  • Creare una mensa inclusiva. Personale formato e linguaggio neutro evitano giudizi e paragoni.
  • No alla bilancia in pubblico. La misurazione del corpo è un atto clinico, non un’attività scolastica.
  • Ascolto attivo. Validare i vissuti dei ragazzi, evitando frasi sbrigative o superficiali.
  • Coinvolgere le famiglie. Allineare i messaggi tra scuola e casa riduce i conflitti comunicativi.

Visite specialistiche e prevenzione per i disturbi alimentari tra i giovanissimi

Visite specialistiche e prevenzione per i disturbi alimentari tra i giovanissimi

Per chi manifesta i primi segnali di disagio, la prevenzione passa dalla diagnosi precoce e dal coinvolgimento di un’équipe multidisciplinare specializzata. Medici, psicologi e nutrizionisti possono lavorare insieme per accompagnare il ragazzo o la ragazza in un percorso di cura personalizzato.
Fondamentale è anche il ruolo dei genitori, che devono saper cogliere i campanelli d’allarme e rivolgersi senza esitazione ai servizi dedicati, senza minimizzare o rimandare.

Il messaggio per la comunità educante

I disturbi alimentari non sono semplici “capricci adolescenziali”, ma vere e proprie patologie che richiedono attenzione, ascolto e presa in carico. Rendere scuola e sport luoghi sicuri significa non solo ridurre lo stress dei ragazzi, ma anche contribuire a un cambiamento culturale che mette al centro il benessere psicofisico e non l’apparenza.

Diagnostica

Obesi e Claustrofobici


Diagnostica

Nobiliore


Diagnostica

Tiburtina


Diagnostica

Nobiliore Donna


Regione Lombardia: progetto pilota per incentivare lo screening del colon retto
La pelle ha memoria, il melanoma: l’esposizione scorretta al sole aumenta i rischi
Colesterolo ereditario, la minaccia invisibile che accelera gli infarti
Proteggere la salute degli occhi ogni giorno: le regole basilari dell’Oms
Parkinson, una nuova frontiera: i nanobodies riattivano l’enzima chiave e aprono scenari terapeutici
“Giornata Mondiale della Salute Orale”: la prevenzione al primo posto sin dall’infanzia
Il boom dell’estetica dentale in Italia: raddoppiano gli interventi dal per un sorriso perfetto
Sanità, nel 2023 oltre 20mila eventi avversi segnalati in Italia. Ecco il modello di Gruppo ECOSafety per affrontare l’emergenza del rischio clinico.
Microbiota intestinale: l’equilibrio perfetto dei batteri buoni da non alterare
I nostri figli soffrono dei “denti di gesso”: alla scoperta di una patologia sempre più diffusa
Torna in alto