Il 70% dei defibrillatori automatici esterni (DAE) in Italia si trova in luoghi come uffici, scuole e edifici pubblici, che sono chiusi nelle ore serali e nei fine settimana, e pertanto non sono disponibili per salvare vite umane in caso di arresto cardiaco. Questo dato è stato evidenziato da esperti in rianimazione cardiopolmonare, in uno studio pubblicato su Resuscitation Journal. L’analisi suggerisce che molti DAE potrebbero essere spostati in teche protette all’esterno, rendendoli utilizzabili 24 ore su 24.

Importanza dei defibrillatori nella sopravvivenza all’arresto cardiaco

La presenza dei DAE sul territorio è essenziale, in quanto la sopravvivenza in caso di arresto cardiaco aumenta del 50-70% se il defibrillatore viene utilizzato entro 3-5 minuti dall'inizio dell’emergenza. Tuttavia, oltre il 70% di questi dispositivi si trova in edifici che sono chiusi nelle ore serali e nei weekend, come scuole, uffici e strutture pubbliche, rendendo difficoltoso l’accesso a queste risorse vitali. Questa situazione è stata osservata in città come Bologna e Cuneo, dove la maggior parte dei DAE sono collocati all'interno di edifici chiusi fuori dagli orari di apertura.

Proposte per migliorare l’accesso ai defibrillatori

Proposte per migliorare l’accesso ai defibrillatori

Gli esperti suggeriscono di installare i defibrillatori all’esterno degli edifici, in teche protette che li rendano visibili e al sicuro da furti e intemperie. Il costo di queste teche, che proteggeranno i DAE, è relativamente contenuto, variando tra 300 e 500 euro. Ad esempio, nella città di Busca (provincia di Cuneo), tutti i 25 defibrillatori pubblici sono posizionati all’aperto, garantendo la disponibilità 24 ore su 24 per i circa 10.000 abitanti.

Tecnologia a supporto della geolocalizzazione dei DAE

Un altro aspetto fondamentale per migliorare l'accesso ai DAE è l'adozione di un’applicazione nazionale che permetta di geolocalizzare i defibrillatori in tempo reale. L’introduzione di un sistema del genere è già prevista dalla legge 116 del 2021 e sarebbe di grande aiuto in caso di emergenza, consentendo ai cittadini di individuare facilmente il defibrillatore più vicino. Alcune regioni italiane, come la Lombardia, il Piemonte e l’Emilia-Romagna, hanno già avviato mappature online dei DAE sul territorio, contribuendo a migliorare la risposta a queste emergenze.

L'importanza della rapida attivazione dei soccorsi

Gli arresti cardiaci sono un’emergenza che colpisce 400.000 persone ogni anno in Europa, di cui circa 60.000 in Italia. Purtroppo, la sopravvivenza media è bassa, con solo il 58% dei testimoni che interviene tempestivamente con le manovre salvavita (massaggio cardiaco e ventilazioni) e il 28% che utilizza anche il defibrillatore. La sopravvivenza dipende dalla rapidità dell’intervento, e ogni minuto che passa senza un intervento riduce la probabilità di sopravvivenza del 10%. Fondamentale, naturalmente, oltre alla tempestività degli interventi, la prevenzione che non può che consistere in esami diagnostici specializzati presso centri all'avanguardia.

Conclusioni sull’accessibilità ai DAE

L’accessibilità continua ad essere una questione cruciale per la gestione dell’arresto cardiaco extraospedaliero. Il miglioramento della collocazione dei DAE e l’adozione di strategie innovative per la loro manutenzione e disponibilità 24 ore su 24 sono essenziali per garantire un intervento tempestivo e salvare vite umane.

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