Svolta per la gestione di diabete, scompenso cardiaco e nefropatia. La nuova decisione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) modifica radicalmente l’accesso alle terapie con inibitori SGLT2, rimuovendo i Piani Terapeutici per l’intera classe di farmaci e autorizzando la prescrizione diretta da parte dei medici di medicina generale. Una misura che semplifica il percorso di cura per tre patologie croniche complesse: diabete di tipo 2, scompenso cardiaco e malattia renale cronica.

Accesso più diretto alle cure per i pazienti cronici: la decisione dell'AIFA che modifica tutti gli scenari

Accesso più diretto alle cure per i pazienti cronici: la decisione dell'AIFA che modifica tutti gli scenari

Dal 30 giugno le gliflozine, già note per la loro efficacia clinica, sono state riclassificate in fascia A, quindi rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale. Non sarà più necessario ricorrere a visite specialistiche per iniziare o rinnovare il trattamento: i medici di medicina generale (MMG) potranno prescriverle autonomamente nel rispetto delle indicazioni e dosaggi approvati nelle schede tecniche.

Verso una presa in carico più capillare e tempestiva

Il superamento del piano terapeutico rappresenta un cambio di paradigma nella gestione delle cronicità. Con questa novità si punta a:

  • facilitare l’inizio precoce della terapia nei pazienti idonei
  • semplificare i percorsi assistenziali
  • alleggerire la pressione sui centri specialistici
  • garantire un accesso equo e uniforme su tutto il territorio nazionale

Il ruolo centrale dei medici di famiglia

Con questa riforma, i MMG acquisiscono piena autonomia prescrittiva per queste molecole, in sinergia con gli specialisti e con un’attenzione costante all’appropriatezza terapeutica. Il nuovo scenario valorizza il modello di medicina d’iniziativa, basato su una presa in carico integrata e continuativa dei pazienti cronici.

Formazione e collaborazione per un uso appropriato

La gestione corretta di questi farmaci richiede formazione continua e aggiornamento clinico, per garantire la sicurezza e l’efficacia della terapia in ogni contesto territoriale. La medicina generale è chiamata a collaborare con le istituzioni sanitarie per garantire uniformità di applicazione, ridurre le disparità regionali e assicurare il massimo beneficio per i pazienti e per il sistema sanitario nel suo complesso.

Diagnostica

Obesi e Claustrofobici


Diagnostica

Nobiliore


Diagnostica

Tiburtina


Diagnostica

Nobiliore Donna


Oltre 65mila infermieri mancanti in Italia
Glicemia e melanoma: ecco come lo zucchero nel sangue può influenzare la risposta ai trattamenti
La pelle ha memoria, il melanoma: l’esposizione scorretta al sole aumenta i rischi
Mutazione BRCA, la chirurgia preventiva riduce recidive e mortalità anche in chi ha già avuto un tumore al seno
Il dolore post-operatorio in ortopedia: approccio moderno e sinergia farmacologica
Meeting Siag-Ascot a Napoli: focus su ortopedia e medicina rigenerativa
Diagnosi precoce dei tumori polmonari, al Gemelli arriva la broncoscopia robotica
Nuove strategie contro il linfedema del braccio dopo il tumore al seno
Prevenzione dell’osteoporosi nelle donne in menopausa ed esami diagnostici specializzati
Tumore al seno: il ruolo della psico-oncologia
Torna in alto