In Italia è scattato l’allarme per casi di botulino, con due vittime e numerosi ricoveri. Una donna di 38 anni è deceduta a Cagliari e un uomo di 52 anni a Cosenza, mentre altre quattordici persone sono state ricoverate con sintomi di intossicazione. A Diamante, in Calabria, nove persone si sono sentite male dopo avere consumato un panino in un truck food; a Cagliari i casi accertati sono cinque. Le autorità sottolineano che il bilancio è in continuo aggiornamento.

Le misure del ministero della Salute

Il Dipartimento della prevenzione, ricerca ed emergenze sanitarie del Ministero della Salute ha immediatamente attivato i protocolli d’intervento. Sono stati garantiti ai pazienti l’accesso tempestivo agli antidoti salvavita attraverso la Scorta strategica Nazionale Antidoti e Farmaci (SNAF). Il sistema ha reagito con rapidità, anche grazie alla collaborazione tra istituzioni sanitarie, forze armate e servizi di emergenza territoriale.

Gli alimenti a rischio

Il ministero ricorda che i prodotti più pericolosi sono le conserve casalinghe preparate sottovuoto, in olio o in acqua, mentre i casi legati ad alimenti industriali sono rari. Le regole di corretta preparazione e conservazione degli alimenti sono quindi fondamentali per ridurre i rischi.

Il ruolo delle istituzioni nazionali

L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha assunto un ruolo centrale per confermare le diagnosi e analizzare i campioni alimentari sospetti. Tutti i casi sono stati centralizzati al Centro Antiveleni di Pavia, unico riferimento nazionale incaricato della gestione del botulismo. La distribuzione degli antidoti è avvenuta con il supporto del Deposito CRI Militare di Cagliari, della Marina Militare di Taranto e della Guardia Costiera di Napoli.

La catena logistica degli antidoti

Le prime due fiale necessarie per i trattamenti sono state inviate dalla Farmacia Militare di Taranto. Con l’aumento dei casi è stata organizzata una seconda fornitura, con la collaborazione del Ministero della Salute e dell’Iss, che hanno predisposto ulteriori scorte. La Calabria ha attivato un velivolo del 118 per ritirare nuove dosi stoccate a Roma, così da garantire tempestività nella somministrazione. Attualmente, i pazienti ricoverati dispongono delle terapie necessarie grazie a una gestione coordinata a livello nazionale.

Visite specialistiche e prevenzione: botulino, il "nemico invisibile"

Visite specialistiche e prevenzione: botulino, il "nemico invisibile"

Il botulismo o botulino è una malattia rara ma grave, che può provocare paralisi muscolare progressiva e richiede interventi immediati. I sintomi iniziali comprendono disturbi visivi, difficoltà a deglutire, debolezza muscolare e problemi respiratori. È fondamentale rivolgersi tempestivamente ai centri di emergenza in caso di sospetto avvelenamento alimentare. Visite specialistiche, esami diagnostici rapidi e il supporto dei centri antiveleni rappresentano strumenti decisivi per la diagnosi e la cura. Sul fronte preventivo, il rispetto delle linee guida nazionali per la conservazione degli alimenti rimane il principale strumento di protezione.

Una minaccia costante sotto osservazione

Il Ministero della Salute ha confermato che l’Italia dispone di una rete di stoccaggio nazionale degli antidoti per garantire risposte rapide in caso di emergenze. Prefetture, servizi 118, forze armate e Croce Rossa collaborano in modo sinergico per assicurare la distribuzione tempestiva dei farmaci salvavita. Le indagini sui casi in Calabria e Sardegna sono ancora in corso, coordinate dai servizi di igiene alimentare delle autorità sanitarie locali e dal sistema nazionale di allerta. L’obiettivo è ricostruire con precisione la filiera alimentare per risalire all’origine della contaminazione.

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