Quando il caldo non dà tregua nemmeno di notte, le conseguenze sulla salute possono essere gravi. Temperature notturne superiori ai 25 gradi sono un fattore di rischio sottovalutato, soprattutto per chi soffre di malattie respiratorie. Anche senza i picchi termici del giorno, il corpo – e in particolare l’apparato respiratorio – fatica a compensare lo stress da calore.

Il caldo e le vie respiratorie: un pericolo per chi soffre d’asma

Il caldo e le vie respiratorie: un pericolo per chi soffre d’asma

Durante il riposo notturno il diametro dei bronchi tende naturalmente a ridursi fino all’8%, anche nei soggetti sani. In chi è affetto da asma o altre patologie respiratorie, l’effetto si amplifica se la temperatura resta alta anche nelle ore serali. Il calore interno al torace aumenta, attivando le fibre nervose dei muscoli respiratori e ostacolando il rilassamento. Il risultato è un difficoltoso svuotamento polmonare e possibili crisi respiratorie gravi.

Conferme scientifiche: mortalità in aumento del 10%

Questa correlazione è stata dimostrata anche a livello internazionale. Uno studio pubblicato su Environmental Health Perspectives ha evidenziato in Giappone un incremento del 10% della mortalità per cause respiratorie durante le ondate di calore notturne, con temperature minime attestate attorno ai 25°C.

Italia tra i paesi europei più a rischio

Nel nostro Paese le cosiddette “notti tropicali” sono in costante aumento. L’Italia è al terzo posto in Europa per numero di notti sopra i 20-23 gradi, preceduta solo da Grecia e Cipro. In alcune estati recenti si sono registrate fino a 48 notti caldissime, equivalenti a oltre metà della stagione estiva. In particolare, ben 13 notti consecutive hanno registrato temperature superiori ai 23°C, con conseguenze documentate sulla salute, specialmente nei soggetti vulnerabili.

Le categorie più esposte al rischio

I soggetti più esposti alle complicanze del caldo notturno sono:

  • Persone con asma bronchiale
  • Pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
  • Anziani
  • Persone con insufficienza respiratoria o pregressi problemi polmonari
  • Individui sovrappeso o con sindrome delle apnee notturne

Prevenzione e strategie di protezione dal caldo notturno

Per limitare gli effetti negativi del caldo durante la notte è fondamentale:

  • Mantenere gli ambienti freschi usando ventilatori o climatizzatori, senza esagerare con temperature troppo basse
  • Utilizzare lenzuola leggere e abiti in cotone traspirante
  • Dormire con la testa leggermente sollevata, utile per facilitare la respirazione
  • Evitare pasti pesanti o alcolici prima di coricarsi
  • Bere molta acqua nelle ore precedenti il sonno per mantenere idratazione costante

Visite specialistiche e prevenzione: attenzione ai segnali

Chi soffre di patologie respiratorie o ha disturbi del sonno durante l’estate dovrebbe rivolgersi a uno pneumologo per una valutazione specifica. È possibile eseguire esami mirati come:

  • Spirometria
  • Polisonnografia
  • Monitoraggio del respiro notturno

Sintomi da non sottovalutare:

  • Dispnea o affanno anche a riposo
  • Risvegli frequenti e sensazione di soffocamento
  • Tosse notturna persistente
  • Sensazione di “peso al petto” durante il sonno

Una diagnosi precoce permette l’avvio di terapie personalizzate e consigli utili per affrontare al meglio le notti estive, riducendo il rischio di complicanze gravi.

L'importanza del monitoraggio climatico nelle città

I dati dell’Agenzia Europea per l’Ambiente sottolineano la necessità di sistemi di allerta precoce per le ondate di calore anche notturne. Le amministrazioni locali dovrebbero aggiornare costantemente i cittadini sui rischi delle notti tropicali e adottare misure di prevenzione, in particolare per le categorie fragili. Alcuni Comuni stanno già installando sensori termici per valutare l’andamento delle temperature in tempo reale e fornire informazioni utili alla popolazione.

Una nuova sfida per la sanità pubblica

La gestione delle ondate di calore notturne diventa così una nuova priorità di salute pubblica. Il clima sta cambiando e con esso i rischi correlati: non solo colpi di calore durante il giorno, ma anche affaticamento respiratorio e peggioramento clinico durante la notte. La consapevolezza del pericolo e l’adozione di misure mirate possono salvare vite.

Non sottovalutare il caldo notturno

Le temperature elevate notturne sono una minaccia concreta per milioni di persone. La combinazione tra sonno, stress termico e fragilità polmonare rende le ore notturne un momento critico durante le estati sempre più torride. La parola d’ordine è prevenzione, attraverso diagnosi precoce, comportamenti corretti e ambienti adeguatamente ventilati.

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