Lo studio internazionale di fase 3 SURPASS-CVOT, pubblicato a fine luglio, ha coinvolto oltre 13.000 pazienti in 30 Paesi con diabete di tipo 2 e malattia cardiovascolare aterosclerotica accertata. Con una durata superiore a quattro anni e mezzo, rappresenta il più esteso e duraturo studio clinico mai condotto su tirzepatide, un agonista duale dei recettori GIP/GLP-1. La comparazione è stata effettuata con dulaglutide, agonista GLP-1 già validato nello studio REWIND per la riduzione del rischio cardiovascolare.
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Risultati principali
Il trial ha raggiunto il suo obiettivo primario: tirzepatide ha dimostrato la non inferiorità rispetto a dulaglutide negli eventi cardiovascolari maggiori (MACE-3: morte cardiovascolare, infarto non fatale, ictus non fatale). L’hazard ratio registrato è stato 0,92 (IC 95,3%: 0,83–1,01), soddisfacendo il limite superiore di <1,05. Questo risultato implica anche una superiorità rispetto a un ipotetico placebo.
Oltre all’endpoint primario, sono emersi dati incoraggianti su parametri metabolici e clinici:
- riduzione più marcata di HbA1c e peso corporeo,
- miglioramenti sulla funzione renale,
- un calo del 16% nella mortalità per tutte le cause rispetto a dulaglutide (HR: 0,84; IC 95%: 0,75–0,94).
Il valore dell’agonismo duale
Tirzepatide ha mostrato coerenza nei risultati su tutte le componenti del MACE-3, confermando il potenziale dell’approccio duale GIP/GLP-1. La combinazione di efficacia sul controllo glicemico, perdita di peso e protezione cardiovascolare rafforza il concetto di trattamento integrato del diabete di tipo 2, una patologia sistemica che richiede interventi multidimensionali.
Implicazioni per la gestione clinica
Lo studio mette in evidenza come il futuro della terapia diabetologica sia sempre più orientato verso farmaci capaci di garantire benefici multipli: controllo della glicemia, riduzione del peso corporeo, protezione cardiovascolare e impatto positivo sulla mortalità generale. Questo approccio rappresenta una svolta rispetto al passato, quando i farmaci si concentravano su un singolo aspetto della malattia.
Controlli diabetologici mirati e periodici e prevenzione cardiovascolare
I pazienti con diabete di tipo 2 devono essere seguiti con visite diabetologiche periodiche, controlli ematochimici regolari e monitoraggi mirati della funzionalità cardiaca e renale. La valutazione della glicemia, dell’HbA1c, del profilo lipidico e della pressione arteriosa rimane essenziale per una presa in carico completa. È importante inoltre che i pazienti si sottopongano a screening mirati per la prevenzione di complicanze cardiovascolari, oculistiche, renali e neurologiche. In quest’ottica, studi come SURPASS-CVOT rafforzano l’importanza di combinare farmaci innovativicon la prevenzione clinica personalizzata.
Una prospettiva di salute più ampia per la cura del diabete di tipo 2

Il messaggio che emerge dallo studio è chiaro: il trattamento del diabete non può limitarsi al solo controllo glicemico. Occorre un approccio multidisciplinare, che consideri peso corporeo, stato cardiovascolare, funzione renale e qualità della vita. La disponibilità di molecole come tirzepatide apre scenari in cui la gestione della malattia diventa più completa e capace di incidere sulla sopravvivenza dei pazienti.
Guardando avanti
Gli esperti sottolineano come i dati di SURPASS-CVOT rappresentino una tappa fondamentale ma non definitiva. Saranno necessari ulteriori studi comparativi e real-world evidence per consolidare il ruolo di tirzepatide nel panorama terapeutico. Tuttavia, i risultati già disponibili indicano un punto di svolta nella possibilità di offrire ai pazienti terapie che uniscono efficacia metabolica e protezione cardiovascolare.