Cibo e obesità: un bambino su cinque tra gli 8 e i 9 anni ne soffre. Quasi il 10% soffre già di obesità, con una percentuale non trascurabile (2,6%) che presenta obesità grave. Sono dati aggiornati al 2023, forniti dal sistema nazionale di sorveglianza “Okkio alla Salute”, parte della rete europea dell’OMS per il monitoraggio dell’obesità infantile.
È in questo contesto che nasce il Sicily Obesity Study – S.O.S., un progetto pensato per sensibilizzare scuole e famiglie sull’importanza dell’alimentazione sana e del movimento, fin dalla prima infanzia.
Parliamo di:
Un modello di intervento pubblico replicabile
Durante un convegno ospitato presso il Monastero dei Benedettini dell’Università di Catania, la Società Italiana di Igiene (SItI) ha presentato i risultati del progetto, sottolineando il suo potenziale come modello di sanità pubblica replicabile a livello nazionale.
Secondo Enrico Di Rosa, presidente della SItI, è fondamentale agire in rete, coinvolgendo famiglie, scuole e istituzioni fin dalla scuola materna: “L’obesità va prevenuta molto presto, perché una volta consolidata è difficile da contrastare in modo efficace”.
Due scuole materne al centro dell’iniziativa
Il Sicily Obesity Study ha preso il via nel gennaio 2023 e si è concluso nel 2024, coinvolgendo oltre 200 bambini tra i 3 e i 6 anni in due scuole materne di Catania, situate rispettivamente in zona centrale e in area periferica.
La prima fase ha previsto una rilevazione approfondita sulle abitudini alimentari dei bambini e sul loro stato nutrizionale. Successivamente è stato avviato un percorso educativo, incentrato su alimentazione sana e attività motoria, ispirato ai valori della dieta mediterranea.
Bambino: giocare con il cibo per imparare a mangiare bene

Le attività si sono svolte attraverso laboratori ludico-sensoriali per i bambini e un percorso di cucina didattica per i genitori. I piccoli sono stati coinvolti in giochi, esperienze tattili e momenti di scoperta per avvicinarsi in modo naturale e divertente a frutta, verdura e legumi.
Anche le famiglie sono state parte attiva, con l’obiettivo di rafforzare l’adesione ai principi della dieta mediterranea, valutata tramite l’indice Predimed Plus (17 item). I dati raccolti mostrano un miglioramento generale negli stili alimentari, sia nei bambini che nei genitori.
Cambiamenti positivi negli stili di vita
Tra i risultati più significativi:
- Aumento del consumo quotidiano di frutta e verdura
- Incremento settimanale dell’assunzione di legumi
- Più tempo dedicato al gioco attivo all’aria aperta
Sono emersi segnali incoraggianti di modifica delle abitudini grazie all’intervento educativo, sostenuto dal coinvolgimento dei dirigenti scolastici e del personale docente.
Valutazione scientifica e indicatori nutrizionali
Per valutare i progressi, sono stati utilizzati diversi strumenti riconosciuti in letteratura:
- Indice di massa corporea (BMI)
- BMI Z-score
- Rapporto circonferenza vita/altezza
- Bioimpedenziometria qualitativa (BIA)
In una parte dei bambini è stato osservato un miglioramento dello stato nutrizionale dopo circa 14 mesi, con indicatori favorevoli nei parametri antropometrici e di composizione corporea.
Early adiposity rebound: un indicatore da monitorare
Il progetto ha anche posto l’attenzione su un aspetto poco noto ma fondamentale: il fenomeno del "early adiposity rebound". Si tratta del momento in cui il BMI, dopo una fisiologica riduzione nei primi anni di vita, torna a salire. Se questo accade troppo presto, può indicare un rischio maggiore di obesità futura.
Secondo la letteratura scientifica, l’adiposity rebound può verificarsi già tra i 3 e i 5 anni, con maggiore incidenza nel sesso femminile. Monitorarlo è quindi essenziale per prevenire il sovrappeso in età adolescenziale e adulta.
Una rete di attori per un obiettivo comune
Il progetto Sicily Obesity Study è stato promosso da un’ampia rete di enti e istituzioni:
- AOU Policlinico G. Rodolico - San Marco di Catania
- Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Catania
- Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare
- Società Italiana di Igiene (SItI)
Il progetto ha avuto l’approvazione dell’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana ed è stato realizzato nell’ambito del Piano Regionale della Prevenzione 2020-2025, frutto dell’accordo tra l’Università di Catania e l’ASP territoriale.
Prevenzione primaria: un investimento sulla salute futura
I risultati del Sicily Obesity Study dimostrano che intervenire precocemente con check up mirati nei bambini non solo è possibile, ma anche efficace. Investire in educazione, alimentazione consapevole e attività fisica fin dalla scuola dell’infanzia può davvero cambiare il futuro delle nuove generazioni.
La prevenzione primaria diventa così un pilastro della sanità pubblica, capace di incidere su comportamenti, abitudini e benessere psico-fisico, con impatti positivi a lungo termine.